È uno dei pochi settori in cui si è rapidamente tornati ai livelli pre Covid. Sono circa il 10% della spesa complessiva dei club sul mercato

Commissioni ai procuratori, il business non conosce crisi: 800 milioni nel 2023. Lo scrive la Gazzetta dello Sport.
La Fifa ha pubblicato il suo annuale “Report sugli agenti calcistici nei trasferimenti internazionali” e il quadro dello studio della federazione è netto: nel mondo, le società spendono sempre di più in commissioni per i procuratori. La quota 2023 è arrivata addirittura a 888,1 milioni di dollari, poco superiore agli 808 milioni di euro: un record che mette spavento guardando l’andamento dell’ultimo decennio.
Anche qui esiste un mondo pre-Covid e uno post. E oggi il calcio è tornato prepotentemente sui livelli “pre”: questo record disintegra il precedente del 2019 (654,7 milioni di dollari), e evidenzia una crescita del 42,5% rispetto a 12 mesi fa.
I dati sono relativi alle sole commissioni pagate per trasferimenti internazionali.
La Fifa segnala nel report che gli oltre 800 milioni sono circa il 10% della spesa complessiva dei club sul mercato e questo significa di fatto che per ogni 10 milioni spesi da un club, uno esce dal sistema delle società. In più, va precisato che i dati alla base dello studio sono relativi soltanto alle operazioni internazionali e quindi a tutti quei trasferimenti in cui un calciatore passa da una federazione nazionale a un’altra, quando cambia paese: va da sé che la cifra aumenta enormemente considerando tutti i colpi “interni”.
QUANDO DE LAURENTIIS DISSE NO ALLE COMMISSIONI PER MAKSIMOVIC
L’ex difensore del Napoli, Nikola Maksimovic, ha rilasciato una lunga intervista a Tuttomercatoweb.com che sarà pubblicata domani alle 12, ma di cui il portale fornisce un’anticipazione. Maksimovic si sta allenando a Belgrado, in attesa di trovare una nuova squadra. Racconta il motivo per cui, all’epoca, non ha rinnovato con il Napoli.
«Non ho rinnovato per un problema di commissioni. Avevo trovato l’accordo in un pranzo con Giuntoli e Pompilio, ci concedemmo anche un brindisi in quella occasione. Era fatta. Poi due giorni dopo il presidente e il mio procuratore litigarono per la commissione. Un grande dispiacere, io volevo restare…».
Maksimovic spiega che accadde tutto nell’ottobre 2020.
«Era ottobre 2020, il giorno dopo la trasferta sul campo della Real Sociedad. Io, Giuntoli e Pompilio pranzammo insieme, fotografai anche quell’accordo: era un contratto di cinque anni con opzione. Prima di venire a parlare con me loro avevano senza dubbio parlato col presidente, era un accordo fattibile. Poi due giorni dopo Giuntoli mi chiama e mi dice: ‘Non possiamo fare più nulla, il presidente si è incazzato col tuo procuratore’. Gli risposi: ‘E io cosa posso fare?’ Lui replicò: ‘Nulla, aspettiamo e vediamo…’».
Maksimovic continua:
«Con De Laurentiis le commissioni erano sempre un argomento molto delicato. Il mio procuratore in quel momento provò a rassicurarmi dicendomi che un accordo l’avrebbe trovato, che con De Laurentiis erano amici, che al Napoli aveva Koulibaly e anche Demme. Ma alla fine non è andata proprio così».