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Allegri sul futuro: «Sono molto legato ad Andrea Agnelli. Abbiamo degli obiettivi da raggiungere»

In conferenza: «La Roma è una squadra scorbutica da affrontare con uno dei migliori allenatori in panchina»

Allegri sul futuro: «Sono molto legato ad Andrea Agnelli. Abbiamo degli obiettivi da raggiungere»
Juventus Italian coach Massimiliano Allegri looks on before the Italian Serie A football match Juventus vs Bologna on August 27, 2023 at the ìAllianz Stadiumî in Turin. (Photo by MARCO BERTORELLO / AFP)

Il tecnico delle Juve, Massimiliano Allegri in vista del big match dell’Allianz Stadium contro la squadra di José Mourinho ha parlato in conferenza

La conferenza si Allegri

La Juve anti-Roma

“Siamo in un buon momento, ma il calcio vive di equilibrio e bisogna stare con i piedi per terra. Non siamo nemmeno a metà stagione. Dopo queste due partite vediamo dove saremo in classifica. La Roma è una squadra scorbutica da affrontare con uno dei migliori allenatori in panchina. E’ una squadra che non dà vantaggi, hanno giocatori di talento davanti. Dobbiamo essere compatti, pazienti e non voler strafare”

Chiesa titolare, a destra Weah o McKennie?

“A parte De Sciglio, Alex Sandro e Kean, gli altri stanno tutti bene. Non va scordata nemmeno la Coppa Italia. La priorità ora è il calcio, alle festre ci penseremo. Le disattenzioni in questo periodo sono dietro l’angolo. A destra possono giocare sia Weah, sia McKennie con Miretti mezzala. Abbiamo diverse soluzioni. Chiesa sta meglio”

Fase difensiva

“Abbiamo subito dei gol facili a Frosinone e a Genoa e non siamo abituati. Ne abbiamo parlato e speriamo di far meglio domani. In queste gare i dettagli fanno la differenza. L’importante è tornare ad avere paura di prendere gol per evitare di fare errori di leggerezza”

Il 2023 della Juve

“Sono contento, ma non abbastanza perché dobbiamo raggiungere ancora degli obiettivi. Io sono molto legato ad Andrea Agnelli. I numeri sono tutti dalla parte di quelli che per dieci anni hanno vinto alla Juve. Nella Juve passano gli allenatori, i giocatori e i dirigenti, ma il club resta sempre. Dobbiamo continuare a lavorare e tenere un profilo basso per tornare a giocare in Champions. Cosa che quest’anno ci hanno proibito di fare perché siamo arrivati terzi”

Sul rinnovo del contratto

“Io non dico nulla alla società. Bisogna essere concentrati sui risultati e su quello che bisogna fare. In un attimo cambiano le opinioni. Non bisogna né esaltarsi, né deprimersi. Stiamo facendo un percorso. Stanno anche crescendo dei giovani e il merito è tutto del club. Anche senza il Decreto Crescita la Juve è tranquilla e serena perché ha un buon patrimonio di giovani da poter utilizzare. L’importante è che la Juve torni in Champions. Ora dobbiamo finire le prima parte della stagione in campionato con in mezzo un ottavo di finale di Coppa Italia”

 

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