«Raspadori, ogni tanto sbaglialo un congiuntivo. Non sembri un calciatore»
Ugolini a Sky rivela l'aneddoto con un dirigente del Napoli. Quagliarella e Costacurta non ridono ma elogiano Jack perché sa calciare con destro e sinistro

Mg Torino 23/04/2023 - campionato di calcio serie A / Juventus-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: esultanza gol Giacomo Raspadori
«Raspadori, ogni tanto sbaglialo un congiuntivo. Non sembri un calciatore».
Massimo Ugolini a Sky Sport parla di Raspadori e rivela un aneddoto.
«Ieri al termine dell’intervista con noi, un dirigente del Napoli si è avvicinato a Raspadori e gli ha detto: “Giacomo ogni tanto sbaglialo un congiuntivo, non sembri un calciatore”. Era una battuta ma dà la dimensione del ragazzo che sa fare bene tutto, non solo in campo.
Né Costacurta né Quagliarella hanno riso tanto. Forse un po’ di imbarazzo, non sappiamo. In compenso hanno elogiato il centravanti del Napoli e della Nazionale. Quagliarella ha detto: «Gioca con entrambi i piedi, ed è molto importante, segni molto di più se sai tirare con due piedi perché poi le occasioni ti capitano su entrambi i piedi». E Costacurta ha aggiunto: «e non c’è quasi differenza tra i due piedi».
RASPADORI IN CONFERENZA
Raspadori in conferenza alla vigilia di Napoli-Union Berlin – LIVE
«La continuità è fondamentale per qualsiasi calciatore, in ogni ruolo. hai più sicurezza, si più brillante, anche fisicamente, per un attaccante se segni di più., hai anche più autostima».
Ti hanno accostato a Paolo Rossi, a Mertens, Del Piero.
«Quando rientra Osimhen? La domanda è più corretta porla al mister. io sono sempre stato a disposizione della squadra, la forza di questa squadra è la disponibilità, lavorare nel quotidiano sapendo che il suo momento arriva».
Migliorare percentuale realizzativa
«C’è sempre da migliorare. A Salerno abbiamo avuto tante situazioni per segnare di più. Abbiamo sbagliato qualche scelta, Ochoa ha fatto tante parate. Siamo una squadra portata a creare tante occasioni».
Il rapporto con Garcia.
«Mi ha dato tanto, a partire dalla stima e dalla fiducia. Dare sempre il massimo mi ha portato, grazie alle scelte del mister, di poter giocare sempre, al di là del ruolo».
«Quando si trova una squadra che si chiude e cerca di ripartire, riuscire a trovare uomini tra le linee è una chiave di gioco: riuscire a muoversi tutti insieme e non dare punti di riferimento. Anche la mezz’ala che va in tre quarti, ci sono vari momenti della partita che vanno interpretati. Non sarà una partita semplice. Sarà importante l’approccio dei primi minuti».
«Una delle cose fondamentali che ci sono state trasmesse dal primo giorno, dobbiamo non dico cancellare di essere campioni d’Italia ma di alimentare questa cosa».
Sei il vice Osimhen?
«Qui non c’è vice di nessun altro, le scelte sono fatte in base a quel che il mister pensa che siano le migliori per la squadra. È il pensiero mio e credo anche dei compagni».