Lo spagnolo ha vinto la Sprint, Pecco solo quinto: sbagliata la scelta delle gomme. Restano 14 punti di vantaggio

Martin vince la Sprint, Bagnaia domani vince il Mondiale col quinto posto.
Lo spagnolo Jorge Martin vince la gara sprint di Valencia e rosicchia sette punti da Bagnaia quando manca una sola gara all’assegnazione del titolo: il gran premio vero e proprio.
Bagnaia è partito bene, poi però ha perso posizioni probabilmente a causa della scelta della gomma posteriore: ha scelto la dura invece della morbida come hanno fatto gli altri. . In ogni caso 14 punti restano un congruo vantaggio che consente all’italiano di poter vincere anche arrivando quinto domani.
CHE COSA ERA SUCCESSO STAMATTINA E IERI
Bagnaia ottimo: secondo (parte in prima fila), Jorge Martin al via solo sesto.
Si sono invertiti i rapporti di forza dopo il venerdì al limite e oltre la correttezza da parte di Jorge Martin. Oggi la storia è cambiata. Innanzitutto Bagnaia ha superato la prova del Q1 ed è entrato tra i primi dieci. Dopodiché nelle prove ufficiali è arrivato secondo dietro Vinales con l’Aprilia che ha ottenuto la pole position. A chiudere la prima fila Zarco. Solo sesto, invece, Martin oggi molto nervoso. Oggi alle 15 la gara sprint.
Ricordiamo che Bagnaia ha 21 punti di vantaggio su Martin e Vale.
Martin-Bagnaia, è finita la sportività. «Lo ha marcato come Gentile a Maradona nell’82»
Tensione Martin-Bagnaia nella giornata delle pre-qualifiche a Valencia ultimo atto del Motomondiale. Martin ha praticamente marcato a uomo Bagnaia nel tentativo di innervosirlo. Pecco è andato male, ha fatto segnare il quindicesimo tempo anche se ha attribuito la cattiva prestazione al rendimento della moto e non ad altro. Oggi rischia di rimanere fuori dai primi dodici per la griglia di partenza.
Ecco cosa scrive il Corriere della Sera:
La strategia della tensione per riaprire la corsa al titolo. Il clan spagnolo lo studiava da giorni. Incollarsi a Bagnaia, togliergli l’aria. Pare che l’idea sia del direttore sportivo Fonsi Nieto. Sorrideva Paolo Campinoti, il patron della Pramac amico dei potenti, che ha regalato ai membri della squadra costosi orologi personalizzati (si dice da 2.000 euro) per festeggiare la vittoria nel Mondiale team, ha paragonato la marcatura del suo Jorge Martin su Pecco a quella di Gentile su Maradona al Mundial del 1982.
Sale il nervosismo nella grande famiglia Ducati, è normale quando ti giochi tutto. Il team manager Davide Tardozzi «passeggia» davanti al box dei rivali nel momento esatto in cui Martin lascia il garage, per provare a rallentare l’inseguimento al campione del mondo. Non funziona, si accendono i toni: «Martin tenta una marcatura ridicola, che abbiamo visto fare ad altri, a Marquez: certe cose non sono da MotoGp» sbotta Tardozzi.
Marquez, che martedì quando sarà terminato questo campionato, monterà nei test sulla Ducati-Gresini con l’obiettivo di vincere il prossimo. E già fa capire che aria tira: «Bravo Jorge!».
Quando si tratta di antisportività, Marc Marquez c’è sempre.