Maradona e i Mondiali del ’94, i retroscena raccontati da Signorini
L'ex preparatore atletico di Maradona: «Peidro disse che la controprova non aveva valore, Grondona gli disse di non parlare a nessuno di questa cosa»

Maradona e Signorini
Fernando Signorini, ex preparatore atletico di Maradona, svela nella serie Netflix “La Hija de Dios” dei retroscena sul Mondiale del 1994, quando Diego risultò positivo all’efedrina e l’Argentina venne eliminata dalla Romania proprio dopo la sospensione del Diez.
«Otto giorni prima dei Mondiali, il medico della nazionale veniva sempre e diceva ‘gli date tante pillole, ho paura’. Allora gli dico: “Perchè non dici a Grondona di togliere l’ordine dalla Fifa di fare il test antidoping a tutta la squadra”. ‘Ha detto no’, mi dice. Quando succede quello che succede dopo la gara con la Nigeria, bussano alla mia porta e vedo Daniele Cerrini che piangeva, dicendomi che la positività al test antidoping era di Diego (Maradona, ndr). ‘Che faccio?’ mi ha chiesto’ e io gli ho risposto di prendere un aereo e andare dall’altra parte del mondo perchè se Diego ti trova ti spara in testa»
Signorini ha poi raccontato il processo del controtest che avrebbe potuto cambiare tutto, permettendo a Maradona di proseguire i Mondiali: «Quando avviene il controtest dell’antidoping, Roberto Peidró, uno dei medici dell’Argentina, vide le provette con il campione e c’era la scritta la sostanza da cercare. Disse subito ‘Questo viola il protocollo, la controprova non ha valore e quindi Diego resta al Mondiale’. Gli altri si arrabbiarono, insultandolo anche. Uscendo incontrò Grondona e gli disse: “‘Diego è dentro, il protocollo…’ e Grondona gli disse di non parlare con nessuno di questa cosa, l’ho già eliminato dai Mondiali“. “Alla fine di Usa ’94” ha spiegato ancora Signorini “Julio Grondona fu nominato vicepresidente Fifa e presidente della commissione finanziaria per gestire un portafoglio di centinaia di milioni di dollari, senza parlare inglese. Ti ricordi il gioco delle figurine? Questa in cambio dell’altra? Diego Maradona è stato consegnato…»