Alla Gazzetta: «non ho mai voluto disprezzare quello che ha fatto Pecco, ma è chiaro che non è bello quello che è successo a me»

Jorge Martin intervistato dalla Gazzetta dello Sport in vista del MotoGp di Valencia (questo weekend) e per parlare ancora di quel che è accaduto in Qatar con Martin fortemente penalizzato dalle gomme e ora con 21 punti di svantaggio da Bagnaia a una gara dalla fine (in realtà due visto che c’è anche la sprint).
In questi giorni si è parlato solo della gomma che in Qatar le ha impedito di lottare per la vittoria, c’è chi parla di complotti, scandalo, sfortuna… Lei come ha vissuto tutto questo?
«Ho provato a fare un reset totale. Penso che, mal che vada, quest’anno finirò secondo, e già questa cosa mi rende felice. Ma non vuol dire che non proverò a dare tutto, a fare il possibile per vincere le due gare e il campionato. Se vincerò sarà un grandissimo regalo, altrimenti… Quella successa domenica è stata la peggior sfortuna arrivata nel peggior giorno possibile, ma ormai è il passato. Per fortuna ho una fidanzata (Maria Monfort; ndr) incredibile e un “papo” fantastico che mi hanno aiutato».
Cosa dice papà Angel?
«A lui girano ancora le palle per quello che è successo. Gli dà molta importanza, non crede sia successo così per caso, ma non possiamo continuare a pensarci, tanto quei punti non tornano».
Anche in Italia la gente sognava un gran finale.
«Che si tifi per l’uno o per l’altro, non è bello vedere come si decide fuori dalla pista. Mi sarebbe piaciuto lottare assieme, con l’ultimo giro a decidere tutto. Io non ho mai voluto disprezzare quello che ha fatto Pecco, ma è chiaro che non è bello quello che è successo a me».
Il rapporto con Bagnaia.
«Tra noi c’è tantissimo rispetto, una buona relazione. Poi in pista diamo tutto e se ci tocchiamo come in Qatar, finisce lì. Mi sentivo più forte di lui, cattivo come un pugile. Poi domenica è successo quello che è successo, ma se sabato sera mi aveste chiesto come finiva, avrei risposto sicuro che avrei vinto io il Mondiale. Oggi, la vedo un po’ più complicata, fossimo punto a punto so che sarei io quello con più possibilità, ma così…».