È finita la fase delle sostituzioni eccentriche e talvolta immotivate di inizio campionato. Gestione molto poco coerente della rosa

Garcia è passato dalle sostituzioni eccentriche e immotivate alle non sostituzioni. Lo scrive Alessandro Barbano sul Corriere dello Sport all’indomani di Napoli-Union Berlino 1-1.
Purtroppo i segnali di allarme che giungevano dalla ultima partita, ancorché vittoriosa, contro la Salernitana e dallo stesso pareggio con il Milan sembrano essere stati ignorati.
Alle sostituzioni eccentriche e talvolta immotivate di inizio campionato è seguita la fase delle non sostituzioni, o delle sostituzioni tardive. Come quella di Lindstrom, il giovane esterno azzurro a cui sembra toccare la sorte punitiva di Rivera negli ultimi sei minuti di Brasile-Italia del 1970. Che senso ha mettere in campo all’87’ un ventitreenne, costretto ad accumulare sulle sue spalle nessun rodaggio ma solo frustrazione? E che senso ha tenere in campo uno spento Raspadori che qualunque altro tecnico avrebbe sostituito, affiancandolo solo al 77’ con Simeone? La gestione della rosa in un modo così poco coerente, rispetto all’obiettivo di valorizzare il patrimonio sportivo, rischia di bruciare molte delle potenzialità presenti nello spogliatoio azzurro.
CORBO E IL TURNOVER DIMENTICATO
Scrive Antonio Corbo su Repubblica Napoli dopo Napoli-Union Berlino 1-1.
Questo pareggio più aspro di una sconfitta non può riportare Rudi Garcia nell’esclusivo ruolo di grande accusato. Non è il solo. È una sbandata di gruppo determinata da una puerile concezione del calcio.
Mettere a riposo i troppi titolari inamovibili e cercare energie fresche nei troppi che guardano le partite annoiati e sdraiati quasi sempre fino al termine in panchina?
Rispettabile la decisione di Garcia. Mandare invece in campo la formazione ben collaudata. La solita con il solo Natan al posto di Ostigard. Scelta che da sola è un segnale ai giocatori. Bisogna vincere a ogni costo perché la quasi certa qualificazione agli ottavi di Champions è una ipoteca su quasi ottanta milioni, ed il presidente non chiede altro. Messaggio nonrecepito, trasmesso male o interpretato peggio.
Ultimo dubbio. Ma c’è davvero tanta distanza tra i titolari e gli acquisti da non poter azzardare un mini turnover neanche contro i più bucati della Bundesliga?
Corbo si sofferma sull’assenza di turnover nel Napoli del francese.