Ancelotti: «Nell’intervallo ho detto che si poteva perdere ma non giocando in quel modo»

In conferenza: «Bellingham sembra un veterano per il suo atteggiamento. Non ha esultato molto sull'1-1 perché l'obiettivo era vincere»

Ancelotti

Mg Parigi (Francia) 28/05/2022 - finale Champions League / Liverpool-Real Madrid / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Carlo Ancelotti

Conferenza stampa di Carlo Ancelotti dopo Barcellona-Real Madrid 1-2.

Oggi tutte i riflettori saranno su Bellingham, ma… qual è stata la chiave della partita, l’infortunio di Mendy che ha costretto al  cambio di Camavinga?

«La chiave della partita è aver cambiato atteggiamento tra il primo e il secondo tempo. Nel primo tempo siamo stati una squadra pigra, lenta, non aggressiva… e nel secondo, tutto il contrario.

Senti di aver perso i primi 60 minuti?

Ancelotti: «Capita nel calcio di non riuscire a giocare come vuoi. E nel primo tempo non eravamo al nostro livello. È stato da dimenticare. Fortunatamente, il secondo è stato diverso e ci ha dato la possibilità di vincere».

Parlaci di Bellingham e Modric…

«Modric ha cambiato la dinamica della partita, perché con lui avevamo più controllo palla e il Barça ha fatto un passo indietro e ha pressato meno. Jude è stato molto efficace. Ha segnato il primo ed è stato molto abile sul secondo».

Ha già segnato 13 gol Bellingham… È sorprendente?

«Sì. Siamo tutti sorpresi. Soprattutto il suo tiro da fuori area oggi, perché di solito non tira».

Perché Bellingham ha festeggiato poco l’1-1?

«Sembra un veterano, per il suo atteggiamento. L’obiettivo era vincere, non pareggiare. E sapevo che quel gol avrebbe cambiato completamente l’inerzia della partita».

Non è una partita decisiva… ma quanto aiuta?

«Sono solo tre punti, ma ti senti come dopo aver vinto una partita molto difficile. Siamo usciti da un calendario molto impegnativo e siamo in testa alla classifica. La stagione è molto lunga e dovremo lottare fino alla fine».

In quale posizione pensi che Bellingham dovrebbe essere nel Pallone d’Oro (sarà assegnato lunedì)?

«È un giocatore che fa tanta differenza. Non so in quale posizione sarà, né sapevo che lunedì assegneranno il Pallone d’Oro. (Ridere)»

Cosa ha detto all’intervallo?

«Che queste partite possono essere perse, ma in un modo diverso. Con l’energia, la motivazione, si vince. I giocatori erano d’accordo, come si è visto nel secondo tempo».

Cosa ne pensi della partita di Vinicius? Era molto teso?

«Araújo è un grande difensore e gli ho detto di fermarsi quando l’arbitro fischia. Se no, lascia che continui. Ci ha provato di più nel secondo tempo».

Mettere Bellingham subito dietro le punte è una delle decisioni di cui sei più orgoglioso nella tua carriera?

«Il mio lavoro è quello di ottenere il massimo da tutti e, poiché la sua migliore qualità è l’inserimento in zona gol, si è adattato lì. Devi solo perfezionare l’organizzazione difensiva della squadra».

Cosa ne pensa dell’arbitro?

«Se non parlo di lui, vuol dire che ha fatto bene. È uno dei migliori in Europa, come ho detto ed è stato molto buono. È stata una partita intensa, ma tutti abbiamo dimostrato fair play. Dovrebbe essere sempre così. Si può vincere o perdere, ma il gioco deve andare avanti.

Cosa chiedeva alla squadra?

«L’approccio è stato con Vinicius all’interno e Bellingham sull’esterno. Poi si sono avvicendati e, per evitare che Kroos uscisse su Gavi e lasciasse spazio tra le linee, ho chiesto a Jude di colmare quel vuoto. Abbiamo avuto alcuni problemi con la pressione su Íñigo Martínez, perché avevamo un po’ paura di andare. Ed eravamo molto lenti con la palla. Abbiamo perso molto tempo con i passaggi indietro».

I numeri di Bellingham sono di un giocatore d’epoca… Dove può arrivare?

Ancelotti: «Può arrivare a 20-25 gol tranquillamente, perché ha iniziato molto bene. Non lo consideriamo un capocannoniere, ma al momento sta segnando molti gol. Anche se ci aspettiamo molto, anche, dagli attaccanti».

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