Se, invece, sei l’allenatore della Juventus e capisci che tira una brutta aria, puoi e devi intervenire subito, in una settimana senza impegni
All’indomani della sconfitta per 4-2 sul campo del Sassuolo, è tempo di dure analisi per la Juventus. E in testa si mette Tuttosport con l’editoriale del direttore Vaciago che prende di petto Massimiliano Allegri che alla vigilia aveva ammonito sulle insidie della sfida e invitato a non esagerare con gli obiettivi dei bianconeri, soprattutto per quel che riguarda lo scudetto.
Prevedere una tempesta è un merito solo se fai il colonnello dell’aeronautica e ti occupi del meteo. Se, invece, sei l’allenatore della Juventus e capisci che tira una brutta aria, puoi e devi intervenire subito, a maggior ragione in una settimana senza impegni e con un’unica partita da preparare. E se Massimiliano Allegri ha ragione nel pretendere equilibrio dei giudizi, non può essere stata un po’ di euforia mediatica a confondere così brutalmente le idee di una squadra tornata spaesata, disordinata, senza gioco e anima agonistica.
Analizzare una sconfitta così imbarazzante non deve essere semplice, con l’umore in subbuglio e l’orgoglio sfregiato, ma nel 2015, dopo una sconfitta in trasferta contro il Sassuolo, Buffon parlò di «prestazione indegna», di «voglia di sudare e lottare» e di «maglia della Juventus da rispettare».
Vaciago ricorda che la rosa della Juventus guadagna 130 milioni di euro lordi l’anno e aggiunge: 145 con l’allenatore.