96-17 per la Nuova Zelanda: “Hanno fatto sembrare il rugby così semplice che gli avversari a malapena sapevano dove posizionarsi”

Ieri sera a Lione è andata in scena una carneficina ai danni dell’Italia del rugby. Era l’ultima possibilità di arrivare ai quarti del mondiale di rugby, ma l’ostacolo che si è posto davanti agli azzurri assomigliava a un vulcano neozelandese.
Sarebbe molto romantico pensare che gli All Blacks avessero la vittoria in tasca già dopo la fine della famosa Haka, la danza maori più famosa al mondo. La realtà però ci dice che è andata peggio di quanto ci si aspettasse. Il tabellino recita 96 a 17 per loro. Italia – Nuova Zelanda è stata una carneficina, appunto. Il commento del Guardian:
“Si era ipotizzato prima della partita che l’Italia potesse rivelarsi qualcosa di più di un semplice intralcio per le ambizioni degli All Black. È stata una di quelle notti in cui gli All Blacks fanno sembrare il rugby così gloriosamente semplice che gli avversari a malapena sapevano dove posizionarsi. Alla fine è stata una carneficina totale. Se l’Italia è stata un po’ sfortunata con un paio di chiamate arbitrali iniziali, la sua voglia di aggredire la Nuova Zelanda non è stata eguagliata dalla sua organizzazione difensiva. Gli All Blacks sono stati solo leggermente meno spietati nel secondo tempo”.
Ieri le Parisien, prima della partita, scriveva:
“In questa partita, neanche a dirlo, gli italiani non sono favoriti. Se si vedono i risultati passati degli scontri tra le due squadre, troviamo 11 vittorie a zero per gli All Blacks, con sempre più di 30 punti di differenza (tranne nel 1991, sconfitta per 31-21). Contro i neozelandesi gli Azzurri non segnavano più di 10 punti dal 2007 quando persero 76-14. (…) In conferenza stampa Ian Foster, l’allenatore dei Blacks, ha detto: «La storia non significa nulla. La storia è sul giornale di ieri, non su quello di domani»”.
Una gufata in pieno stile francese. Adesso la classifica del gruppo A recita (tra parentesi le partite giocate):
Francia 13 (3)
Nuova Zelanda 10 (3)
Italia 10 (3)
Uruguay 5 (3)
Namibia 0 (4)