Gasperini novello Putin? O si ama o si odia, non vincerà mai il Simpaticone d’oro (Corsport)

“L’Italia apprende la vera verità sul satanico Gasperini”, il Corsport prende le distanze dalle accuse di Maehle e degli altri ex

Gasperini Atalanta

As Frosinone 26/08/2023 - campionato di calcio serie A / Frosinone-Atalanta / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Gian Piero Gasperini

Gasperini una specie dittatore? L’intervista di Maehle è solo l’ultima di un discreto elenco di calciatori che – una volta andati via – hanno rovesciato fiele sul tecnico piemontese. Il Corriere dello Sport, con Cristiano Gatti, ironizza e prende le distanze da questa narrazione che fa del Gasp un personaggio terribile.

Una specie di orrido Putin si aggira tra le panchine della serie A. Lo conosciamo tutti con il soprannome che evoca l’esclamazione depppaura: Gasp.

Finalmente l’Italia apprende la vera verità sul satanico Gasperini. A rivelarla, chiaramente in totale buona fede, spassionatamente, dopo, due giocatori casualmente emigrati all’estero, il danese Mahele e il turco Demiral.

È risaputo: Gasperini può vincere, anzi ne ha già vinti, i premi per il miglior allenatore dell’anno, mai e poi mai vincerà il “Simpaticone d’oro”. Soprattutto se in giuria ci sono solo giocatori.

I Gasp sono i leader che hanno idee precise, metodi precisi, regole precise, prima per sé, a seguire per chi li incrocia nel lavoro e nella vita. Non essendo tipi morbidi, maneggevoli, malleabili, non è possibile nutrire per loro sentimenti tiepidi e annacquati. O li amiamo, o li odiamo. Non è contemplata la mezza misura.

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