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“I soldi degli arabi non compreranno mai le emozioni del calcio” (Telegraph)

“Henderson, Fabinho, Jota, Benzema, Gerrard, Ronaldo, Ruben Neves e gli altri non sono in Arabia Saudita per realizzare un sogno d’infanzia”

“I soldi degli arabi non compreranno mai le emozioni del calcio” (Telegraph)
Former Real Madrid striker Karim Benzema hoists the Ballon d'Or, the trophy he won last year, above his head, at Al-Ittihad's stadium in Jeddah, on June 8, 2023. Benzema was unveiled as an Al-Ittihad player in front of thousands of fans in Saudi Arabia on June 8, a day after the oil-rich kingdom just failed to reel in Lionel Messi. (Photo by AFP)

A distanza di un paio di settimane dall’inizio della Premier League, il Liverpool ha incassato ben 60 milioni da due cessioni. Henderson e Fabinho, vanno in Arabia. E come fa notare il Telegraph, sessanta milioni sono “troppo buoni” per rifiutare. Il Liverpool si libera di stipendi molto alti.

Il fatto è che questi acquisti fanno parte di un progetto, come abbiamo capito tutti. La lega di calcio saudita vuole grandi nomi, ma questo non porterà il grande calcio nella cultura degli arabi.

“Il fondo per gli investimenti pubblici, che ora possiede quattro dei più grandi club della lega, ha già condotto uno degli esercizi di pubbliche relazioni più efficaci nella recente storia dello sportwashing con l’acquisizione del Newcastle United. La cui ascesa calcistica ha fatto miracoli per la reputazione internazionale macchiata di sangue dell’Arabia Saudita”.

Anche se, in realtà, è lo stesso errore commesso da America e Cina.

“La Pro League sembra meno sofisticata. Il suo piano per attrarre grandi nomi in piccoli club segue un percorso conosciuto negli Stati Uniti degli anni ’70 e ’80 e poi in Cina. Se il Newcastle rappresenta la politica estera per il Pif, la Pro League è la pacificazione interna. Anche così è difficile credere che le famiglie saudite siano pronte a fare la fila a migliaia per guardare un Hugo Lloris di 36 anni organizzare i suoi difensori agli angoli”.

Gli arabi una cultura calcistica in realtà l’avrebbero, anche se piccola: il suo record di qualificazioni ai Mondiali e l’impressionante prestazione della sua squadra in Qatar lo dimostrano. Non è trascurabile, ciononostante l’elefante nella stanza è difficile da ignorare. Attualmente è pieno di banconote da un dollaro fino alle orecchie.

“Henderson, Fabinho, Jota, Karim Benzema, Steven Gerrard, Cristiano Ronaldo, Ruben Neves e gli altri non andranno in Arabia Saudita per realizzare un sogno d’infanzia”.

Questo perché, per qualcuno, arrivare tra gli arabi non significa coltivare una passione per lo sport, ma solo riempirsi le tasche di soldi.

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