All’evento di apertura del calciomercato ha raccontato degli inizi del Milan che stentava e dell’intervento del presidente che cambiò tutto

La nuova stagione del calciomercato si è aperta ufficialmente oggi con l’evento inaugurale che è stato ospitato a Rimini, dal Grand Hotel dove è andato in scena il talk show “Colpi da Maestro”.
L’evento è stato aperto dal ricordo di Silvio Berlusconi, con l’a.d. del Monza, Adriano Galliani, che ha ricordato l’amico scomparso:
«Per me parlare di Berlusconi non è facile – ha iniziato commosso – perché è una persona con la quale ho lavorato per 43 anni. Quando l’ho conosciuto ero già un dirigente del Monza e l’unica condizione che posi per lavorare per lui, era continuare a seguire il Monza, in casa o in trasferta. Curai l’acquisto delle sue reti e dal 1° dicembre 1985 è inizia l’avventura poi conclusa pochi mesi dopo con l’acquisto del Milan, un’era durata 31 anni nella quale abbiamo vinto tutto grazie anche alla presenza di Arrigo Sacchi (al suo fianco) e al gioco di quella fantastica squadra che ha reso realtà la mission di Berlusconi ovvero conquistare successi e trofei esprimendo un calcio bello. Senza la sua visione, senza la sua utopia sarebbe stato impossibile vincere tutto quello che abbiamo vinto. E poi il Monza, comprato per arrivare in Serie A per la prima volta nella sua storia: Berlusconi ha visto la promozione dello scorso anno e la salvezza di questa stagione. Il giorno prima della sua morte, l’11 giugno, io ero a Istanbul e alle 17 mi ha chiamato per parlare di calcio. La felicità che ti dà lo sport non te la dà niente altro. I suoi occhi più felici in 43 anni insieme li ho visti nel 1989 dopo il 4-0 contro la Steaua Bucarest»