Allegri, né esonero né dimissioni: Calvo gli conferma la fiducia (CorSport)
Si va avanti insieme a meno di colpi di scena: solo Elkann potrebbe segnare un cambio di rotta e interrompere l'avventura del tecnico

Mp Empoli 22/05/2023 - campionato di calcio serie A / Empoli-Juventus / foto Matteo Papini/Image Sport nella foto: Massimiliano Allegri
Né esonero né dimissioni: il futuro di Allegri sarà ancora la Juventus. Lo scrive il Corriere dello Sport. Si andrà avanti insieme: il club bianconero sostiene il suo allenatore e non solo di facciata. Calvo conferma la fiducia al tecnico, il contatto e i colloqui tra i due sono costanti. Solo una decisione improvvisa di Elkann potrebbe cambiare le cose. Al momento tutto lascia supporre che le strade del tecnico bianconero e del club non si separeranno. Accadrebbe solo nel caso in cui la proprietà ritenesse la stanchezza il sentimento dominante.
“Avanti insieme dunque, per un altro anno e pure due. Al netto delle voci di corridoio e dei rumors di radio mercato, infatti, dalla Continassa si viaggia compatti e nella stessa direzione. Tutti, anche Allegri e Francesco Calvo, dirigente
designato per riportare entusiasmo nel fare da collante tra tutte le aree del club: aziendalista uno, aziendalista l’altro, punti di riferimento di un’area sportiva che ha come obiettivo comune e unico quello di riportare la Juve dove le spetta. Il confronto è continuo, anche quando i punti di vista possono essere diversi. E se Allegri ha dichiarato apertamente di voler restare non soltanto in virtù del contratto che lo blinda fino al 30 giugno 2025, la fiducia ribadita pubblicamente dallo stesso Calvo non sarebbe di facciata ma reale. Poi i colpi di scena possono sempre essere all’ordine del giorno, eventuali cambi di rotta sarebbero semmai conseguenze del rapporto diretto tra John Elkann e lo stesso Allegri. Solo la proprietà può decidere di interrompere in anticipo l’avventura del tecnico bianconero, nel caso in cui la stanchezza fosse il sentimento predominante e i conti tornassero nonostante tutto: se l’esonero a oggi non è un’opzione, non lo sono nemmeno le dimissioni del tecnico, in ballo ci sono più di 40 milioni lordi tra il suo ingaggio e quello dello staff per i prossimi due anni”.