Pellegrini: «Mourinho ci ha parlato con onestà del suo futuro. Lo dirà lui quando sarà opportuno»
In conferenza: «Cosa ci ha lasciato il colloquio con lui? Ci ha lasciato carichi per la partita di domani. Il mister ci ha forgiati».

As Roma 16/04/2023 - campionato di calcio serie A / Roma-Udinese / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Lorenzo Pellegrini
Accanto all’allenatore della Roma, Josè Mourinho, in conferenza stampa, c’è anche il capitano giallorosso Lorenzo Pellegrini. A Pellegrini è stato chiesto come arriva la squadra alla finale di Europa League con il Siviglia.
«Arriviamo a questa finale consapevoli, perché quando arrivi a giocare una partita così hai fatto un percorso che ti ha lasciato qualcosa. Sappiamo quanto abbiamo voluto essere qui oggi o domani, quindi utilizzerei la parola consapevoli. Tesi è normale, perché è una finale. Arrivare qui ha portato a tanti sacrifici ed è giusto avere quell’emozione che ti porta a fare le cose meglio».
Mourinho ha detto di aver parlato del futuro ai suoi capitani. A Pellegrini è stato chiesto cosa abbia detto loro il tecnico. Risponde:
«Come ha detto lui prima, ci siamo parlati in tutta onestà ed è giusto che queste cose restino tra noi. Poi quando sarà opportuno sarà lui a parlare del suo futuro».
Cosa vi ha lasciato questo colloquio? Pellegrini:
«Ci ha lasciato carichi per la partita di domani».
Qual è l’emozione di giocare da capitano due finali europee? Pellegrini:
«La cosa più grande che ti può rimanere è quella di non accontentarti mai. Lo scorso anno abbiamo dato il nostro 100% alla Conference e vincerla è stata incredibile. Abbiamo dato il 100% all’Europa League e ora il nostro desiderio è vincere ancora. Noi abbiamo lasciato tutto in campo, anche quando non è bastato. Siamo qui e siamo grati del percorso fatto. Tante partite da dentro o fuori e in campo sono scesi undici uomini. Questa finale è il coronamento di un percorso e non vediamo l’ora di giocarla».
Perché le squadre spagnole vincono tanto?
«Credo dipenda perché sono abituate a giocare queste partite con questa intensità. Ma sarà difficile anche per loro. Siamo orgogliosi di essere qui, abbiamo fatto un percorso».
Quando vi dicono che vincete mettendo il pullman davanti la porta cosa pensate? Pellegrini:
«Ci viene da ridere. Abbiamo sempre analizzato gli avversari, analizzando il modo migliore per arginare i loro punti di forza e visto che siamo qui direi che ci siamo a differenza di chi sta a casa».
Cos’è cambiato rispetto all’ultimo Siviglia-Roma? Pellegrini:
«Inizialmente, c’era qualche cambiamento in vista. Quello che è successo dopo, è ciò che abbiamo voluto: creare un gruppo che ci tiene. Mi collego alla domanda del pullman: correre e sacrificarsi non vuol dire chiudersi, ma voler essere qui. Poi è arrivato il mister che ci ha forgiati».