Leao, nel rinnovo con il Milan c’è una clausola alla Kim
Sulla Gazzetta. Clausola di 175 milioni attivabile solo nel mese di luglio. In tutto il resto dell'anno sarà il Milan a decidere su eventuali offerte

Db Milano 20/05/2023 - campionato di calcio serie A / Milan-Sampdoria / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Rafael Leao
Nel contratto di rinnovo di Rafa Leao con il Milan ci sarà una clausola da 170 milioni molto simile a quella che vanta Kim nel suo contratto con il Napoli. La clausola, infatti, scrive la Gazzetta dello Sport, sarà attivabile solo in una precisa finestra temporale, nel mese di luglio.
La Gazzetta dello Sport scrive che l’annuncio del rinnovo arriverà dopo la partita con la Juventus, in programma domenica sera allo Stadium. Probabilmente lunedì.
“Prima la Juve, poi il rinnovo. Ma se per fare risultato allo Stadium, domenica sera, ci sarà da lottare (il Milan deve strappare il pass per la prossima Champions), per la firma di Rafael Leao sul nuovo contratto che lo legherà al Milan fino al 2028 manca solo l’annuncio. Che arriverà la prossima settimana, magari già all’inizio: da lunedì ogni giorno è buono per l’ufficializzazione, con tanto di autografo e foto di rito”.
La clausola a tempo:
“Lo stipendio di Leao, che passerà dal milione e mezzo attuale e 7 milioni netti a stagione, non sarà l’unico aumento previsto nel nuovo contratto. A crescere sarà infatti anche la clausola, che passerà dai “vecchi” 150 milioni a 170 milioni di euro, con l’opzione che si possa arrivare fino a 175. La clausola sarà però attivabile solo in una precisa finestra temporale, nel mese di luglio: in parole povere, chi volesse strappare Leao al Milan versando la somma monstre di uscita fissata dal club e dall’entourage del giocatore, dovrebbe fare in fretta e agire entro la prima parte del prossimo mercato. Quello sarà l’unico vero momento dell’anno in cui in via Aldo Rossi potranno temere un affondo sulla stella della squadra. In tutti gli altri periodi, invece, la palla passerà al Milan: in caso di offerte, saranno i dirigenti rossoneri a decidere se sedersi al tavolo e trattare o declinare”.