Iervolino: «La Lega è la casa della discordia. I presidenti giocano col coltello tra i denti a chi è più maschio»
Da Coverciano: «I presidenti, in maniera tribale, cercano di non dare mai il passo ad un altro. Non c’è coesione, non c’è sintesi di veduta».

Ci Salerno 27/05/2023 - campionato di calcio serie A / Salernitana-Udinese / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Danilo Iervolino-Chiara Giugliano
Il presidente della Salernitana, Danilo Iervolino, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa ospite dell’evento “Inside the sport” organizzato dal Movimento Cristiano Lavoratori con il patrocinio dell’Ussi. Oggi, a Coverciano, sono stati premiati anche il direttore sportivo del Napoli, Cristiano Giuntoli e l’allenatore, Luciano Spalletti.
Iervolino ha dichiarato:
«Sono da poco nel calcio che è il gioco più bello del mondo ma è l’industria più difficile perché secondo me deve ancora crescere. Il calcio italiano è un colabrodo e io ho una piccola ricetta: la sostenibilità».
Iervolino ha proseguito:
«Bisogna controllare bene i conti perché tante volte si dice che è colpa dei presidenti, delle società ma è colpa anche dei dirigenti, dei giocatori, dei controllori e un po’ di tutti. E’ un ecosistema che va molto male. Un aiuto può arrivare dalla tecnologia anche nei ricavi con gli Nft e il metaverso. C’è poi anche il sociale. Spesso ci si dimentica del risvolto sociale, bisogna stare attenti alle parole e bisogna sposare di più la rotondità che l’aggressività. C’è poi anche l’interconnessione: se va male la piccola, va male anche la grande».
Iervolino indica la Premier League come un modello per la redistribuzione delle risorse visto che in Italia
«ognuno pensa al proprio orticello, a prendere un milione o due milioni in più a discapito dell’altro, c’è una competizione feroce».
Iervolino continua:
«Bisogna ammodernare la Lega, che è la casa della discordia, in cui tutti i presidenti in maniera tribale devono cercare di non dare mai il passo ad un altro. Non c’è coesione, non c’è sintesi di veduta, c’è un gioco col coltello fra i denti a chi è più maschio, più gorilla. La Lega sta perdendo solennità, è un consesso ormai debole che poco è aderente alle esigenze attuali. Dobbiamo ritrovare una grande coesione perché è l’unica per rilanciare, altrimenti questo calcio avrà un fiato corto ed è un peccato perché è il gioco più bello del mondo e l’Italia è il campionato più bello del mondo».
Iervolino parla anche di Paulo Sousa:
«Noi siamo contenti di lui. Quando l’abbiamo chiamato pensavamo che era l’allenatore giusto al posto giusto».