Il portiere campione del mondo a Espn: “Posso parare 200 palloni migliori, ma quella sarà la parata della mia vita”
“Non ho detto: ‘Non posso credere a quello che ho salvato’. Sai a cosa penso di più? Faccio ancora fatica a dormire a causa del silenzio che c’era nel momento in cui la palla rimbalzava verso l’uno contro uno. Perché lo stadio era per l’80% argentino. E quando la palla è passata a Ota (Nicolás Otamendi) che l’ha mancata, c’è stato un silenzio di due secondi che sento ancora. In quei due secondi il gioco si è fermato. Poi ho sentito tutto”. E’ il racconto del “Dibu” Martínez della parata del secolo: quella della finale Mondiale su Kolo Muani che ha poi lanciato l’Argentina verso il titolo. Il portiere ne ha parlato in un’intervista a Espn, ripresa da La Nacion.
“Non ci sarà mai una parata come quella della finale. Sono anche in grado di farne una migliore, ma quella rimarrà per tutta la vita. Il momento, la tensione, la sofferenza… Posso parare 200 palloni migliori, ma sarà la parata della mia vita. Quello che apprezzo di più è essere rimasto così calmo al momento dell’impatto. Non sono scappato per disperazione, non sono tornato indietro. Sono rimasto dove dovevo restare ed è quello che mi ricordo di più”.