L'ex pugile: «La differenza con lo scudetto degli anni 90? Nessuna, solo che c'era Maradona e Maradona non era Osimhen o Kvaratskhelia».
Gc Milano 17/04/2012 - conferenza stampa Sky 'Meno 100 giorni alle Olimpiadi' / foto Giuseppe Celeste/Image Sport
nella foto: Clemente Russo
«Il Napoli può fare il bis e fare bene anche in Champions, è una squadra giovane che ha sete. Loro non credevano cosa potevano realizzare a Napoli e si sta ancora festeggiano. La differenza con lo scudetto degli anni 90? Nessuna, solo che c’era Maradona e Maradona non era Osimhen o Kvaratskhelia».
Così l’ex pugile Clemente Russo, a margine della presentazione del Progetto “Sport di tutti – carceri” tenutosi presso la Casa Circondariale Femminile di Rebibbia G.Stefanelli, sostenuto dal Ministro per lo Sport e i Giovani per il tramite del Dipartimento per lo Sport e da Sport e salute S.p.A., che mira al potenziamento dell’attività sportiva negli istituti penitenziari, in collaborazione con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità.
Chi è stato l’uomo scudetto del Napoli?
«Da uomo di sport e di spettacolo mi interessa vedere dietro le quinte, e quindi desidero fare i complimenti al numero uno, il ds Cristiano Giuntoli, di cui pochi hanno parlato»
Sulle voci secondo le quali il dirigente potrebbe andare alla Juventus, Russo afferma:
«Parliamo sempre della Vecchia Signora ma anche il Napoli ora fa parte delle grandi»
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