Lecce-Napoli, Edoardo De Laurentiis ha rischiato schiaffi dai salentini
Il vice presidente del Napoli ha rischiato di finire coinvolto in una rissa con i tifosi salentini. Intervento tempestivo ed efficace della sicurezza dello stadio

Db Torino 23/09/2018 - campionato di calcio serie A / Torino-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Aurelio De Laurentiis-Edoardo De Laurentiis
Il vice presidente del Napoli, nonché figlio del presidente, Edoardo De Laurentiis durante la partita contro il Lecce sulle tribune del Giardiniero ha rischiato di finire coinvolto in una rissa con i tifosi salentini.
A raccontarlo è il Corriere dello Sport che scrive come in occasione del gol del 2-1 su pasticcio della difesa del Lecce, il vice presidente ha rischiato di ricevere qualche schiaffo dal pubblico di casa.
Alcuni infatti hanno provato ad avvicinarsi a lui. Per fortuna la rissa è stato solo sfiorata grazie all’intervento tempestivo ed efficace del servizio di sicurezza dello stadio.
Chiaro che il motivo dell’astio si può ricondurre alla rivalità storica tra il Lecce e il Bari. Quest’ultimo è di proprietà della famiglia De Laurentiis e attualmente milita in Serie B con discreti risultati. Si trova in piena zona playoff.
Ieri, durante i 90 minuti si sentivano in maniera abbastanza chiara i cori contro i De Laurentiis:
“Il Napoli passa in vantaggio a Lecce grazie al colpo di testa del suo capitano Giovanni Di Lorenzo. Ma nello stesso istante dalla curva del tifo ospite – questa volta aiutati dagli ultras salentini – si intonano cori all’indirizzo del presidente Aurelio De Laurentiis.
«De Laurentiis figlio di puttana», è il coro che si sente allo Stadio di Via del Mare prima e dopo la rete del vantaggio azzurro. Stavolta, però, ad offendere il presidente del Napoli non sono solo gli ultras azzurri ma anche i tifosi leccesi, acerrimi rivali del Bari della famiglia De Laurentiis. Parole pesanti e facilmente riconoscibili anche attraverso le immagini televisive. Agli insulti i solito coro dei tifosi da Curva: «La senti questa voce? Napoli siamo noi»”.