Il rinvio del derby da parte di questore e prefetto è uno schiaffo alla democrazia e alle persone civili (CorSport)
Le motivazioni di ordine pubblico sono la foglia di fico per nascondere l'improvvisazione del Paese. L’intelligence si è arresa ad un clima di paura di cui non c’è sentore

Napoli 26/04/2023 - preparativi festeggiamenti vittoria scudetto Napoli Calcio / foto Image nella foto: preparativi festeggiamenti vittoria scudetto Napoli Calcio
Le motivazioni legate all’ordine pubblico alla base del rinvio a domenica di Napoli-Salernitana non sono che una foglia di fico per nascondere l’improvvisazione del Paese. Il Prefetto e il Questore sono diventati gli arbitri del derby che potrebbe assegnare lo scudetto al Napoli. La loro è una scelta di comodo che rappresenta uno schiaffo alla democrazia e sembra un insulto verso chi è dotato di senso della civiltà. Lo scrive Antonio Giordano sul Corriere dello Sport.
“Ogni anno, dal 1898, c’è l’abitudine di festeggiare uno scudetto solo che stavolta se ne sono accorti improvvisamente ed hanno temuto che potesse accadere qualcosa di tragicamente epocale. Si chiama ordine pubblico la foglia di fico dietro la quale si nasconde l’improvvisazione di un Paese, e non è Napoli, incapace di darsi regole precise, che si rifugia in una scelta di comodo con cui schiaffeggia la democrazia e pare insulti chi è dotato del sacrosanto senso di civiltà”.
Ci sono voluti quattro giorni, tra Prefettura e Questura, per trovare la soluzione ad “un falso problema” e decidere di rinviare il derby Napoli-Salernitana a domenica 30 aprile alle 15
“danneggiando i napoletani che hanno prenotato voli e alberghi per non perdersi questa specie d’Avvento, costringendo i salernitani a starsene a casa, ignorando i diritti acquisiti da Dazn – e dalle tv sparse qua e là sulla Terra – che ne libero mercato, e in epoca non sospetta, hanno investito denaro in quantità incoraggianti per l’economia di un Mondo che non è il Terzo”.
Sono state novanta ore surreali, continua il quotidiano sportivo, durante le quali
“tutto e il suo esatto contrario s’è adagiato sui tavoli del Prefetto e del Questore, come in un rovinoso tackle che ha riempito il nulla di caos e forse nel carteggio c’è finito pure quello che è accaduto il 15 marzo, quando da Francoforte, dribblando veti e strategie facili, calarono gli Unni. Ma questa è tutta un’altra storia in cui si annida il germe della felicità, negata o posticipata in ragione di una prudenza che l’intelligence ha avocato a sé, arrendendosi ad un clima di paura del quale non c’è sentore”.
Napoli-Salernitana poteva tranquillamente essere giocata sabato, come da programma, non sarebbe accaduto nulla.
“Il calcio, incolpevolmente, è finito suo malgrado in un tunnel senza luce, ha smarrito alcuni codici portanti della propria natura gioiosa, scoprendo che la palla al centro per una volta l’hanno messa il Prefetto e il Questore”.
Gli arbitri della partita sono stati loro.