Il Napoli gioca domenica perché il prefetto ammette l’incapacità di garantire la sicurezza (Repubblica)
Lo slittamento del derby è una figuraccia internazionale. Vince chi ha fatto pressioni per avere la festa scudetto in campo: diritto non riconosciuto ad altri club

Prefetto di Napoli Claudio Palomba (Salvatore Laporta / Kontrolab)
Il rinvio di Napoli-Salernitana a domenica 30 aprile alle 15 è una figuraccia internazionale, scrive La Repubblica. Il Napoli giocherà 24 ore dopo rispetto al programma iniziale perché il prefetto Palomba, per sua stessa ammissione, non sarebbe altrimenti stato in grado di garantire la sicurezza in città. Sul quotidiano, Matteo Pinci scrive:
“Il campionato italiano non è il più bello del mondo, ma è diventato il più imprevedibile, almeno quanto a data e orario delle partite. Alle tv di 180 Paesi la Lega calcio ha dovuto spiegare che la programmazione della Serie A era saltata. Che il Napoli non avrebbe giocato più sabato ma domenica perché un prefetto, per sua ammissione, non era in grado di garantire la sicurezza in città. L’ultima conseguenza dello slittamento della partita scudetto è una figuraccia internazionale. Con conseguenze sulle altre gare”.
Perché ad essere spostata non sarà soltanto Napoli-Salernitana, ma anche, di conseguenza, Udinese-Napoli che era in programma martedì e che invece sarà disputata giovedì. Repubblica continua:
“E tutti quei tifosi che avevano comprato biglietti aerei o prenotato alberghi scommettendo sullo scudetto infrasettimanale? E vale anche per chi, in pieno ponte del 1° maggio, ha fatto follie per trovare una stanza sabato a Napoli. Peggio per loro, non è un problema del prefetto Palomba. Vince chi ha fatto pressioni per avere la festa scudetto in campo: un diritto non riconosciuto finora ad altri club”.
Il caposaldo della regolarità del campionato, conclude Pinci, è la certezza del calendario.
“Dovrebbe saperlo il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini, che martedì ha pubblicamente aperto alla soluzione del rinvio. Da quel momento, anche l’ultimo argine per evitare la figuraccia è caduto rovinosamente”.