Spezia, Verde: «Vestire la maglia azzurra rimarrà sempre un sogno nel cassetto»
Parla il calciatore dello Spezia: «Koulibaly il difensore più difficile che ho affrontato»

A “1 Football Club”, su 1 Station Radio, è intervenuto Daniele Verde, calciatore dello Spezia che ha parlato della sua stagione. Di seguito le parole del giocatore dello Spezia, Verde:
Una stagione che, dal punto di vista fisico, ti ha tolto qualcosa rispetto al solito?
«È stato inaspettato. Non credevo che l’infortunio potesse essere così pesante. Ho avuto un inizio di pubalgia, che poi si è trasformata in cronica. Tuttavia, ho lavorato sodo per curarmi. Ho avuto alti e bassi, ma adesso siamo alla fine e ci rimettiamo in carreggiata».
Mancini avrebbe bisogno di calciatori come te, credi ancora nella convocazione?
«E’ sempre un sogno. Non mollerò e non smetterò di crederci, anche perché l’età me lo consente».
È più difficile affrontare Koulibaly o Kim?
«Quando ho affrontato Koulibaly dichiarai fosse il difensore più difficile contro cui giocare. Non potendo sfruttare la fisicità, ho sofferto particolarmente il duello fisico con il senegalese. Kim, invece, è meno prestante fisicamente, ma più agile ed abile con i piedi. Tuttavia, credo che i due centrali si equivalgano».
Quanto è importante avere rapporti sani, nonostante la competitività, in un gruppo?
«E’ il mio carattere. Non ho mai avuto problemi a coltivare certi tipi di rapporti, per me è sempre venuto prima il gruppo. D’altronde, se si vuole raggiungere un risultato di squadra, è necessario pensare al collettivo piuttosto che al personale. Il gruppo è una famiglia, e la base di una squadra. In tal senso, il Napoli andrebbe preso d’esempio. Negli azzurri la compattezza è una prerogativa, e questo costituisce la vera forza del gruppo».
Leao o Kvara: chi preferirebbe?
«Kvaratskhelia è stata una sorpresa. È bello avere nel campionato italiano un calciatore tecnico come il georgiano. Forse, l’attaccante del Napoli ha sorpreso più del portoghese. Tra i due, potrei mettermi nei panni di Kvara».
Con un Lozano in partenza, è già arrivato un sondaggio da parte del Napoli?
«Non leggo certe notizie. La chiamata per me, però, non è arrivata. Non c’è stato nemmeno un sondaggio da parte degli azzurri. Vestire la maglia azzurra rimarrà sempre un sogno nel cassetto».
Si aspettava la carriera di Thiago Motta, oggi anche in orbita Inter?
«Thiago non è una sorpresa, merita di andare in un top club. Motta si è fatto apprezzare e conoscere da calciatore, ma è anche una persona che ti colpisce dentro, al di là delle qualità come tecnico. Sta facendo davvero bene a Bologna merita quanto raccolto sinora».