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Pandev: «A Pechino gli arbitri fecero dei casini, fu una cosa brutta»

A Radio Kiss Kiss Napoli: «Spalletti sta facendo grandi cose, Napoli merita tanto. Può giocarsi anche la finale di Champions»

Pandev: «A Pechino gli arbitri fecero dei casini, fu una cosa brutta»
Bucarest (Romania) 13/06/2021 - Euro 2020 / Austria-Macedonia del Nord / foto Imago/Image Sport nella foto: esultanza gol Goran Pandev

L’ex attaccante di Napoli e Inter, Goran Pandev, ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli nella trasmissione ‘Radio Goal’. Tra gli argomenti toccati c’è ovviamente il rendimento della squadra che, a detta di Pandev, gioca il miglior calcio in Europa. Secondo Pandev il Napoli ha buone probabilità di arrivare in finale di Champions League. Spende anche ottime parole per il reparto offensivo del Napoli e per Kvaratskhelia. Di seguito le parole di Pandev:

«Il Napoli può fare qualcosa di speciale in Champions League, gioca il miglior calcio d’Europa e si sta divertendo tanto: Spalletti sta facendo grandi cose, una piazza come Napoli merita tanto e secondo me ha una possibilità di giocarsi anche la finale di Champions League. Kvaratskhelia mi piace molto, così come l’attacco del Napoli: è gente veloce, rapida, che va in profondità e ti viene incontro. Per la Lazio sarà difficile, anche se Sarri è molto organizzato, perché l’attacco azzurro è micidiale».

Pandev continua:

«Il Napoli gioca un bellissimo calcio, Spalletti lo sta dimostrando e la crescita azzurra è incredibile: sono andati via giocatori che hanno fatto bene, sono arrivati ragazzi poco conosciuti che Spalletti ha fatto rendere al meglio».

Infine, Pandev ricorda la Supercoppa di Pechino giocata dal Napoli contro la Juventus del 2012. La Juventus vinse la partita per 4-2 rimontando dal 2-0. L’attaccante macedone aveva realizzato il gol del 2-0 ma venne espulso all’84’ sul 2-2.

«A Pechino in Supercoppa fu una cosa brutta, un peccato: stavamo facendo benissimo, andammo in vantaggio poi gli arbitri fecero dei casini e perdemmo la partita. È il passato, ma mi dispiace perché ci stavamo giocando un trofeo. I tre anni a Napoli sono stati bellissimi, per me e per la mia famiglia».

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