Senza i 50 milioni della Champions, le cessioni eccellenti sarebbero almeno tre. Rischiano Lautaro, Barella e Bastoni, che hanno pretendenti all’estero

L’Inter deve necessariamente arrivare in Champions altrimenti, l’anno prossimo, sarà ridimensionamento. Il club è preoccupato. La mancata qualificazione è vista come un incubo, scrive il Corriere dello Sport.
“L’Inter non può permettersi di mancare la qualificazione alla Champions dell’anno prossimo, il traguardo è troppo importante per questioni di bilancio e quei ricavi sono imprescindibili alla luce della crisi di liquidità e dei delicati equilibri finanziari della società di Zhang. Non entrare tra le 32 squadre partecipanti alla prossima fase a gironi di Champions costerebbe al club quasi 50 milioni di euro in colpo solo”.
“Un buco profondo che le casse non possono permettersi, visto che i budget attuali sono stati stanziati considerando i nerazzurri tra le prime quattro del campionato in corso e inserendo nei piani di sacrificio una sola cessione eccellente, con Dumfries o Brozovic in testa a tutti. In caso contrario c’è il rischio concreto di dover ricorrere ad altri addii forzati, con i nomi di Lautaro, Barella e Bastoni che ingolosiscono le pretendenti all’estero. Un declassamento in Europa League non potrebbe di certo essere considerato un salvagente a livello economico, in virtù della grande disparità tra i due tornei Uefa. Inoltre l’Inter senza Champions non sarebbe più così allettante, sia per chi è già in rosa e vuole competere per il meglio sia per chi dovesse finire al centro del tavolo delle trattative in entrata con prospettive limitate”.
“Il ridimensionamento viene visto come un incubo da tutto l’ambiente, non soltanto dai tifosi, a maggior ragione per una squadra che poco più di un anno e mezzo fa si laureava campione d’Italia con propositi ben diversi dal punto di vista dei successi in prospettiva”.