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La Uefa sul Ffp: «Abbiamo perfezionato le regole e introdotte di nuove, come il costo di squadra»

Su Calcio e Finanza il documento allegato al bilancio Uefa: «Non entreranno in vigore tutte in una volta ma attraverso un approccio scaglionato»

La Uefa sul Ffp: «Abbiamo perfezionato le regole e introdotte di nuove, come il costo di squadra»
UEFA President Aleksander Ceferin (R) shows his mobile phone to Juventus FC President Andrea Agnelli following his re-election, at the 43rd Ordinary UEFA Congress on February 7, 2019 in Rome. (Photo by Andreas SOLARO / AFP)

Andrea Traverso, Director Financial Sustainability and Research della Uefa, spiega le novità che l’organismo del calcio europeo vuole apportare al nuovo Fair Play Finanziario nel documento allegato al bilancio della Federcalcio continentale per l’esercizio 2021/22. Le sue parole sono riportate da Calcio e Finanza. Si tratta, dice Traverso, di un’evoluzione del Fair Play finanziario.

«Le nuove regole sono un’evoluzione del Ffp. I regolamenti devono essere costantemente adattati e monitorati in funzione dell’evoluzione del mercato e del contesto in cui operano i club. Ma è un’evoluzione importante, non solo estetica, è un importante passo in avanti. Oltre a perfezionare le regole esistenti, ne abbiamo introdotte di nuove, in particolare la regola del costo di squadra».

Il motivo di questi cambiamenti è collegato con la volontà dell’Uefa di garantire la stabilità finanziaria dei club:

«Di certo non ci siamo arresi. In primo luogo, è importante riconoscere che le regole precedenti hanno avuto un impatto profondo e positivo. Ma, ovviamente, non erano perfette, ed è un processo naturale adattare e migliorare le normative esistenti. In qualità di organo di governo del calcio europeo, la Uefa ha il dovere di garantire la stabilità finanziaria e continueremo a fare del nostro meglio per far rispettare queste nuove regole. È importante sottolineare che hanno ricevuto un sostegno unanime da tutta la comunità calcistica europea. Ottenere l’approvazione da così tante parti interessate è un risultato importante. La Uefa non ha redatto le regole da sola; lo abbiamo fatto insieme e in accordo con tutti i nostri stakeholder».

Traverso prosegue:

«È stato un lungo processo. Difficile, ma questo è normale, perché non tutti hanno gli stessi interessi e affrontano gli stessi problemi. Abbiamo costantemente cercato di condividere tutte le informazioni, incontrare regolarmente le parti interessate, ascoltare i commenti e raccogliere feedback. Con un processo inclusivo, democratico e trasparente, puoi superare qualsiasi sfida».

Si afferma nel documento che le regole non entreranno da subito in vigore ma saranno inserite in maniera scaglionata per permettere a tutte le parti di adeguarsi:

«La continuazione del dialogo è fondamentale. Non appena i regolamenti sono stati approvati, abbiamo iniziato a comunicare bilateralmente. Abbiamo anche organizzato workshop e forum educativi, oltre alla creazione di toolkit e linee guida. Ci incontriamo con club e associazioni e collaboriamo con enti ombrello per organizzare workshop congiunti. C’è un piano educativo in corso. Per quanto riguarda le regole stesse, non entrano in vigore tutte in una volta ma attraverso un approccio scaglionato. Ciò consentirà a tutte le parti di abituarsi e di implementarle correttamente».

Traverso conclude:

«Questo è il nostro obiettivo principale. La società sta appena uscendo dalla pandemia di Covid-19 e molti club si trovano in acque turbolente. Guidarli verso un percorso sostenibile sarà impegnativo, forse più impegnativo di quanto non sia mai stato. Puoi avere le migliori normative, ma se non vengono applicate e se le persone non si impegnano a rispettarle, non otterrai i risultati desiderati. Ecco perché è fondamentale che abbiamo avuto il buy-in fin dall’inizio. Abbiamo il pieno sostegno dei nostri stakeholder e anche delle istituzioni europee».

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