ilNapolista

Tuttosport trova il professore della Luiss che nega il rilievo delle intercettazioni Juve

Il professor Napoli: «non esiste un criterio per determinare il giusto valore di un giocatore. Non essendoci reato, le intercettazioni non hanno rilievo»

Tuttosport trova il professore della Luiss che nega il rilievo delle intercettazioni Juve
Db Parma 24/08/2019 - campionato di calcio serie A / Parma-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Andrea Agnelli-Fabio Paratici

Tuttosport cerca di portare acqua al mulino della Juventus intervistando il professor Napoli, docente di Diritto processuale tributario della Luiss. La testata torinese vuole sottolineare come i punti di penalizzazione dovuta al caso delle plusvalenze sia “illegittimo”, scrivendo:

“Al momento non esiste un criterio per determinare il giusto valore di un giocatore. Non essendoci reato, le intercettazioni non hanno rilievo”

L’intervista di Tuttosport al professor Napoli si apre con una domanda su come sia possibile una valutazione giusta o sbagliata di un calciatore

«A differenza di qualsiasi bene, anche di natura immateriale, il valore economico di un giocatore è qualcosa di più complesso che si sviluppa in una condizione di libero mercato ed è fissato attraverso criteri influenzati dalla soggettività delle situazioni delle singole società interessate all’affare, nonché da valutazioni prospettiche e discrezionali sul talento dell’atleta, sulle sue caratteristiche specifiche e su profili tecnici e caratteriali che rendono tale valutazione unica nel suo genere».

Sulla possibilità di stabilire il “Fai value”, il valore effettivo

«Sì, allo stato, non esiste un “fair value” del calciatore universalmente riconosciuto e, dunque, nessun parametro può eventualmente essere preso a riferimento per sostenere la presenza di alterazioni contabili, poste in essere mediante valutazioni false, che assumano rilievo in rapporto al reato di “Falso in bilancio”. “Falso valutativo” al consapevole scostamento da criteri di valutazione normativamente stabiliti (o tecnici generalmente accettati), senza darne informazione nel bilancio e in modo idoneo ad indurre in errore i destinatari delle informazioni stesse. Inoltre, tali criteri devono essere connotati da un grado di dettaglio e chiarezza tale da escludere ogni incertezza interpretativa».

Sulla possibilità che si potrà mai arrivare ad un valore oggettivo di un giocatore

«Si tratta sicuramente di un’operazione molto complessa, confermata dall’assenza ad oggi di tali criteri. Peraltro, ogni eventuale valutazione dovrebbe essere sviluppata a livello internazionale, coinvolgendo gli organi tecnici della Uefa e della Fifa. Personalmente, considero la definizione economica del valore di un giocatore, un’operazione utile solo se necessaria a impedire fattispecie illecite, diverse quindi, da operazioni regolarmente esposte in bilancio e oggetto di pagamento».

ilnapolista © riproduzione riservata