In conferenza stampa: «Il calciatore in campo ha un orecchio disponibile alle indicazioni dell’allenatore e l’altro all’incitamento dello stadio, della curva»

Durante la consueta conferenza stampa prima del match in programma domani alle 12:30, Spalletti ha commentato l’apporto dei tifosi dopo l’appello a restare uniti su Radio Kiss Kiss.
Il tecnico azzurro ha chiarito che i tifosi sono sempre accanto alla squadra, dimostrano continuamente l’affetto verso i propri eroi. C’è da fare i conti però con il divieto di trasferte per i tifosi del Napoli a seguito degli scontri con gli ultras romanisti a Badia al Pino di gennaio.
Queste le parole di Spalletti:
«Contatto con i tifosi mi sembra che ci sia sempre, riceviamo giornalmente affetto e amore per le strade di Napoli. Ci sono regole cui attenersi (assenza dei tifosi, ndr). Quando abbiamo potuto, siamo andati a fare allenamenti al Maradona, abbiamo pensato questa settimana di far giocare partitina con la Primavera al Maradona perché anche quelli che giocano di meno meritano la stessa attenzione, hanno un’importanza fondamentale. E anche per riuscire a far venir bene livello alto l’allenamento e abituarsi a quel livello di calcio. Indispensabile che ciascuno di noi continuino a fare la propria parte, sia noi che gli sportivi, senza mollare di un centimetro. Il calciatore in campo ha un orecchio disponibile alle indicazioni dell’allenatore e l’altro all’incitamento dello stadio, della curva. Se manca qualche componente, è una difficoltà che ci troviamo. A volte si passa da coglioni per guadagnarci dopo. Anche sennò se non reagisci, viene considerati meno di quello che sei. È il momento in cui bisogna star zitti e andare avanti. Se avessimo avuto la curva come l’anno scorso a La Spezia, saremmo stati più forti».