Per aprire un ciclo vincente, De Laurentiis deve trattenere Spalletti e i suoi campioni (CorSport)
Il presidente ha un allenatore che gli invidia tutto il mondo, deve seguire la linea di Moratti e Berlusconi. Il suo Napoli somiglia al Milan di Ancelotti

Db Dimaro (Tn) 14/07/2018 - amichevole / Napoli-Gozzano / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Aurelio De Laurentiis
Per aprire un ciclo vincente, De Laurentiis deve trattenere Spalletti e i suoi campioni (CorSport)
Sul Corriere dello Sport, Alberto Polverosi pone due domande. La prima: cosa manca al Napoli di Spalletti per essere paragonato alle grandi italiane che hanno dominato in Europa? La seconda: questo Napoli può davvero aprire un ciclo italo/europeo come l’Inter di Herrera, il Milan di Sacchi e il Milan di Ancelotti?
Alla prima domanda risponde in modo netto: al Napoli occorre ancora misurare la sua forza con una big tra le europee, come Real, City, Psg o Bayern.
“il confronto diretto con una delle migliori formazioni d’Europa, manca una sfida da dentro o fuori col Real Madrid, col Manchester City, col Psg o col Bayern Monaco. È la verifica che aspettiamo con animo speranzoso, convinti che il duello potrà stabilire definitivamente la sua già oggi straordinaria dimensione”.
Il Napoli di Spalletti assomiglia al Milan di Ancelotti, il cui primato si è protratto a lungo nel tempo, con uno scudetto, una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana, due Champions League, una finale di Champions League, due Supercoppe d’Europa e una Coppa del Mondo. Per aprire davvero un ciclo vincente, il presidente De Laurentiis deve trattenere Spalletti e i suoi campioni per almeno altri due o tre anni.
Il quotidiano sportivo scrive:
“Sul piano della qualità pura è questa la squadra a cui il Napoli di Spalletti si avvicina di più. Ancelotti aveva riempito il Milan di numeri 10 (Pirlo, Seedorf, Rui Costa tutti insieme) e il Napoli di oggi ha perfino un terzino che ha il tocco del 10, Di Lorenzo (riguardare e rimirare l’assist per il palo di Lozano e il colpo di biliardo di sinistro per il 2-0). La domanda era se il Napoli può aprire un ciclo come questi suoi grandi predecessori. Può farcela solo a un paio di condizioni: che Spalletti resti ancora per qualche anno sulla panchina e che De Laurentiis, sempre per due o tre anni, non ceda alle lusinghe che arriveranno per i suoi campioni, ma segua la linea di Angelo Moratti e Silvio Berlusconi. Può anche darsi, come ha detto il presidente, che gli allenatori non sono tenuti a conoscere tutti i giocatori del mondo, ma di sicuro lui ha un allenatore che tutto il mondo gli invidia”.