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Osimhen dimostra che i leader non si comprano, ma si creano (Libero)

La volontà con cui il nigeriano gioca ogni minuto delle partite è impressionante. Segna più degli altri perché, più degli altri, vuole lasciare il segno  

Osimhen dimostra che i leader non si comprano, ma si creano (Libero)
Ci Napoli 12/02/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Cremonese / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Victor Osimhen

“Nel calcio contemporaneo sono tutti importanti e nessuno è indispensabile, salvo eccezioni. Queste eccezioni nella serie A sono due, Osimhen e Lautaro Martinez, trascinatori della sempre più prima della classe, Napoli, e della sempre più seconda, Inter. Perché segnano più degli altri? Anche, certo, ma non solo. Perché più degli altri vogliono lasciare il segno nelle squadre in cui giocano”.

Lo scrive Claudio Savelli su Libero, in un pezzo dal titolo “Lautaro e Osimhen: come si costruisce un leader in casa“.

Osimhen avrebbe potuto scegliere una big della Premier League già la scorsa estate, invece ha scelto di restare al Napoli per provare ad entrare nella storia. Spalletti lo ha reso un leader, “lo sta elevando ai massimi livelli del calcio”.

“L’ha pensata possibile prima degli altri, prima di tutti, forse anche dello stesso Spalletti che lo sta elevando ai massimi livelli del calcio. La volontà con cui Osimhen gioca ogni minuto delle partite – tutte, anche contro l’ultima in classifica Cremonese – è impressionante. Molto più delle qualità visibili quali la corsa, la balistica, il senso del gol. Per il livello della serie A, un giocatore così totalizzante è un lusso. Il Napoli l’ha pagato oltre 50 milioni, quindi se lo aspettava. Ma Spalletti ha dovuto lavorarci e Osimhen ha dovuto fidarsi del tecnico. L’arrivo della coppia Simeone-Raspadori ha fatto il resto: se non diventi subito ciò che puoi essere, ci sono ben due riserve pronte a rubarti il posto. Così Osimhen ha recuperato il primo anno così-così a causa di infortuni e incomprensioni. Si è convinto di essere leader nel Napoli e che Napoli fosse il posto giusto in questa fase di carriera. Non vuole essere altrove, c’è solo il qui e l’ora”.

Lo stesso discorso vale per Lautaro all’Inter. Inzaghi ha completato il processo di maturità del suo attaccante, lo ha trasformato “da spesso sostituito a insostituibile. Lautaro più altri dieci, questa è l’Inter oggi“.

“Come Osimhen a Napoli, Lautaro si è convinto che vincere a Milano in questo momento storico vale più che altrove. Sono scelte in contraddizione rispetto alla normalità dei giovani campioni che usano la serie A come trampolino per le carriere e si disinteressano del segno che lasciano nella storia delle società non appena arriva un’offerta più alta. La morale è che, soprattutto in Italia, i leader non si comprano ma si creano, convincendoli con un discorso semplice ma veritiero: preferisci guadagnare qualche milione in più ma essere uno dei tanti o incassare il giusto in serie A e essere protagonista assoluto?”.

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