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El Mundo: «Real Madrid e Barça si amano sottobanco da sempre, altro che Superlega»

“Un rapporto equilibrato di vasi comunicanti. Florentino sa che senza il Barcellona il Real vale meno, ha trovato anche un finanziatore per l’acquisto di Lewandowski”

El Mundo: «Real Madrid e Barça si amano sottobanco da sempre, altro che Superlega»
Db Barcellona 12/10/2022 - Champions League / Barcellona-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Pedri

Non è solo la Superlega. Il “matrimonio” tra Real Madrid e Barcellona, da tutti raccontati come i grandi rivali del calcio spagnolo, è un’unione politica di lunga – lunghissima – data. E il fatto che il Real continui istituzionalmente a tacere sul caso Negreira non è affatto sorprendente, scrive El Mundo che approfondisce la natura di questo sposalizio. In salute e in malattia, come si dice.

El Mundo scrive che “il rifiuto del Madrid di incriminare istituzionalmente l’atteggiamento riprovevole del Barcellona è stato interpretato solo sulla base delle tensioni tra i baroni del calcio, allineati con Florentino Pérez e Joan Laporta contro Javier Tebas. È una variabile, ma non l’unica in un rapporto di vasi comunicanti che ha creato uno dei prodotti più preziosi dell’industria dello spettacolo: il Clasico”.

“Un conto è perdere o vincere il Clasico e, subito dopo, iniziare a contare i rigori pro e contro, un’altra è non averlo proprio il Clasico per un «caso Juventus». La dialettica dell’amore-odio e del business sottostante ha bisogno di un certo equilibrio, amarsi un po’, anche se sottobanco”.

“Nemici in campo, amici in ufficio”, dice un ex direttore generale del Barcellona, ​​che aggiunge: “Le alleanze tra i due club ci sono da molto prima dello scisma della Liga, della Superlega o del ritorno di Laporta”. In molti dicono che il Real non avrebbe aderito alla dichiarazione degli club contro il Barca senza la Superlega.

“Tranne in momenti ben precisi, come l’episodio dell’ingaggio di Figo o con José Mourinho in panchina, il rapporto è sempre stato costante, fluido e cordiale. Il Madrid sa che vale meno senza il Barcellona e che i loro interessi sono comuni. Prima della Superlega avevano già la stessa posizione nella creazione dell’Eurolega di basket o nella formazione del G-14″, dice al Mundo “uno che ha lavorato a stretto contatto con più di un presidente”.

Florentino, scrive ancora il giornale spagnolo, ha convissuto con i quattro presidenti dello scandalo dei pagamenti a Negreira. Aveva ottimi rapporti con tutti, non solo con Laporta.

“Le riunioni tra i due club sono solitamente più cordiali, e riservate, rispetto a quelle che si tengono con altre squadre”. E poi: “Se il caso Negreira ha significato per il Barcellona una crisi reputazionale di enorme profondità, più grave e tangibile è stata la crisi economica con cui si è chiusa l’era Messi: 1.300 milioni di euro di debito. Le soluzioni trovate dal Barca hanno trovato la mano tesa di Madrid e del suo presidente“.

Sixth Street, il gigante finanziario reclutato da Florentino per garantire il funzionamento del nuovo stadio del Real, ha acquistato il 10% dei diritti audiovisivi del Barcellona per consentirgli di ingaggiare Lewandowski. “Qualunque cosa faccia prosperare Madrid e Barça, meglio è per la concorrenza e per entrambi”, ha detto Florentino prima dell’arrivo del polacco.

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