Sampdoria, serve un aumento di capitale per salvare il club
È una corsa contro il tempo ma la famiglia Ferrero diserta le riunioni del Cda. Entro il 4 febbraio i nuovi fondi altrimenti i giocatori rischiano gli stipendi

As Roma 11/11/2018 - campionato di calcio serie A / Roma-Sampdoria / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Massimo Ferrero
A Genova, in casa Sampdoria, le acque sono lontano dall’essere tranquille, soprattutto dopo l’annuncio che anche alla seconda convocazione del Cda del club sarà assente la famiglia Ferrero, alla costante ricerca di nuovi fondi.
Già giovedì scorso i Ferrero avevano disertato la riunione che aveva portato alla rinuncia di acquisto di una percentuale della Sampdoria da parte della Merlyn Partners, e oggi alle 15, rivela il SecoloXIX, la storia si ripeterà.
Il tempo scorre e la questione diventa sempre più spinosa e rischia di investire anche il comparto squadra. La deadline è il 16 febbraio prossimo, l’ultima data entro cui il Cda composta da Lanna, Romei, Panconi e Bosco, dovrà trovare le soluzioni necessarie per evitare il disastro.
L’ultima convocazione è invece fissata per il 4 febbraio, ultima data utile per trovare nuovi finanziatori che possano dar respiro alle casse doriane. di parla di almeno 50 milioni di euro, cifra che andrebbe a coprire i debiti più un aumento di capitale necessario per garantire la continuità aziendale.
Il risvolto peggiore, se non dovessero trovare le soluzioni adeguate, è l’impossibilità di pagare un trimestre di stipendi ai giocatori della prima squadra, scatenando così una pericolosa reazione a catena.
Sul tema Sampdoria scrive anche il portale Calcio e Finanza:
“Allo stato attuale il CdA continua a garantire il patrimonio della società, ma si avvicina alla sua naturale scadenza di mandato che terminerà quando sarà approvato il bilancio 2021/22 che dovrebbe prevedere un rosso di 25 milioni, stesso passivo della stagione precedente. L’approvazione potrebbe arrivare ai primi di febbraio, in anticipo rispetto a quanto inizialmente previsto.”
La strategia del club per trovare nuovi fondi ha previsto la disponibilità di un bond convertibile da parte di Oaktree, già usato dai Suning dell’Inter.
Sempre il portale continua:
“Alessandro Barnaba (Merlyn Partners) e soci, questa volta, seguiranno la vicenda da lontano. Il veicolo di diritto lussemburghese, ideato per l’acquisto del club, è ancora attivo in attesa che si verifichino le condizioni per definire il tutto. Metis Sporting, questo il nome del veicolo, è stato registrato a Lussemburgo il 23 novembre con un capitale da 12.000 euro ed è controllata proprio da Merlyn Partners con due amministratori: Maarten Petermann, già socio di Barnaba, e Tobias Faber della Roosevelt&Partners, una trust company.”