La Federcalcio brasiliana: «Basta usare la maglia del Brasile per fare politica»
Diversi manifestanti pro-Bolsonaro hanno indossato la maglia verdeoro durante gli assalti alle sedi istituzionali brasiliane. La reazione della Federcalcio

Doha (Qatar) 28/11/2022 - Mondiali di calcio Qatar 2022 / Brasile-Svizzera / foto Imago/Image Sport nella foto: esultanza gol Casemiro ONLY ITALY
In Brasile nelle ultime ore è letteralmente scoppiato il caos. Scene di guerriglia che ricordano l’assalto a Capitol Hill in America di un anno fa.
In pratica è la stessa cosa, milioni di manifestanti hanno attaccato le sedi istituzionali dopo pochi giorni dall’insediamento del nuovo presidente Lula.
I sostenitori di #Bolsonaro in #Brasile come quelli di #Trump, assaltano i palazzi del potere. Non so come si faccia ancora a negare un rigurgito pericolosissimo di fascismo al livello mondiale pic.twitter.com/4Dm5dRHgdU
— Barbara Collevecchio (@colvieux) January 8, 2023
Dai video su Twitter si vedono folle di manifestanti con indosso maglie della nazionale brasiliana. E proprio su questo punto è intervenuta la Federcalcio della Selecao:
«Basta usare maglia della Seleçao per fare politica, la maglia della nazionale brasiliana è un simbolo dell’allegria del nostro popolo. È fatta per tifare, emozionarsi, amare il Paese. La CBF è un ente apolitico e democratico, e auspica che la maglia della Seleçao venga usata per unire e non per dividere i brasiliani. La federazione stigmatizza con forza il fatto che la nostra maglia venga usata per commettere atti antidemocratici e di vandalismo».
Una presa di posizione molto dura e netta, quella della federazione brasiliana, che sottolinea il carattere apolitico dell’ente.
Impossibile però non ricordare anche che i manifestanti sono tendenzialmente a sostegno di Bolsonaro, il controverso presidente uscente. Tra i suoi sostenitori poi c’era anche un certo Neymar. Su questo abbiamo già scritto al tempo dell’elezione di Lula:
“Il Flamengo, Thiago Silva, Dani Alves, Cafú, Rivaldo, Romario e Ronaldinho: tutti con l’ex presidente di destra. Nemmeno la maglia verdeoro ha fatto il miracolo, Ed effettivamente è proprio il calcio come collettore di voti, e retoricamente collante del popolo, ad uscire clamorosamente sconfitto dalle elezioni brasiliane. Quasi tutta la potenza del calcio brasiliano si è schierata con Bolsonaro. La maglia della nazionale era ormai diventata la divisa del candidato e dei suoi elettori. Bolsonaro ha fatto il giro olimpico quando il Brasile ha vinto la Copa América 2019. Pelé gli ha inviato la sua maglia autografa.”
Difficile quindi separare nella mente della collettività ciò che l’ex presidente Bolsonaro usava come suo simbolo: il calcio brasiliano.