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Il Milan è un disastro totale. Tutti colpevoli: Pioli, club e giocatori (Gazzetta)

Mercato sbagliato, sia per i nuovi acquisti che per l’assenza di strategia: serviva un difensore di spessore e poi non può bastare Tatarusanu  

Il Milan è un disastro totale. Tutti colpevoli: Pioli, club e giocatori (Gazzetta)
Db Roma 24/01/2023 - campionato di calcio serie A / Lazio-Milan / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Rafael Leao

La Gazzetta dello Sport commenta il tracollo del Milan all’Olimpico con i 4 gol incassati dalla Lazio di Maurizio Sarri. Un articolo a firma di Luigi Garlando. Nessuno si immaginava una tale generosità da parte delle milanesi nei confronti del Napoli, che ora viaggia a una distanza di 12 e 13 punti da Milan e Inter che lo inseguono.

“Se il tonfo casalingo dell’Inter ha fatto rumore, quello del Milan è stato captato dai sismografi di Pechino. Uno schianto storico: 4-0. E potevano essere di più”.

Una débacle simile a quella del 2019 contro l’Atalanta (5-0) ma allora il Milan ebbe una reazione che poi portò allo scudetto, stavolta sembra difficile credere che accadrà la stessa cosa.

“E’ come se Stefano Pioli fosse tornato al punto di partenza. La sua creatura tricolore non esiste più. Neppure la Città Santa l’ha riportata in vita. Terza sconfitta nelle ultime cinque partite, più due pareggi amari. Rispetto a un anno fa: quattro punti e cinque gol in meno, due gol subiti in più. Il cruscotto di un aereo che sta perdendo quota. E non si vede come sia possibile tirarlo su, perché il disastro è totale e coinvolge tutte le componenti del mondo Milan. Nessuno può chiamarsi fuori. Tutti colpevoli”.

La difesa del Milan, soprattutto, è naufragata sotto i colpi della Lazio. E questo chiama in causa il mercato, già sbagliato per i nuovi acquisti. Serviva un difensore, e il club non lo ha comprato. E ci sono responsabilità anche sul ruolo del portiere.

“L’ennesima prova sciagurata della difesa, che ha coinvolto tutti, ma proprio tutti, chiama in causa il mercato. Con Kjaer reduce da un infortunio grave, con Kalulu e Tomori bravissimi lo scorso anno, ma alla prima esperienza da titolari, era chiaro che servisse un difensore di spessore internazionale, già fatto e finito. Ed era chiaro che Tatarusanu non può bastare a una squadra dalle ambizioni del Milan. Della resa impercettibile dei nuovi acquisti (anche ieri) si sa. Ma le responsabilità di Maldini e Massara sfumano in quelle di una proprietà che ha frenato il progetto di crescita, al di là dei vincoli di spesa”.

Poi ci sono le colpe di Pioli.

“A dispetto della crisi e dell’emergenza atletica, Pioli non ha voluto cambiare copione e rafforzare la mediana. Ha confermato la leggerezza di Diaz e Messias. Forse un messaggio di coraggio, ma così ha mandato al massacro una squadra debole e indifesa. E poi le responsabilità dei giocatori, molli come fichi”.

L’aspetto più preoccupante del Milan è “l’abitudine a perdere”.

“Serve una scossa per ridare vita all’organismo rossonero. Non saremo mai noi a chiedere la testa di Pioli, primo artefice del miracolo scudetto. Ma un qualche tipo di scossa è necessaria, perché la strada è ancora lunga e il rischio di perdere tutto alto”.

Quella dell’Olimpico è stata “una mattanza“. La serata è addirittura finita con i tifosi della Lazio che cantavano “Pioli is on fire”, sottolinea la Gazzetta.

 

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