Il Guardian: “Conte è come Mourinho, quando le cose vanno male danno la colpa ai calciatori”
Il Guardian lo attacca: "L'italiano avrebbe dovuto trasformare la mentalità degli Spurs, invece gli Spurs sono quelli di sempre”

2022 archivio Image Sport / Calcio / Tottenham / Antonio Conte / foto Imago/Image Sport ONLY ITALY
Il Guardian scrive di Antonio Conte: è stato ingaggiato per cambiare il Tottenham, invece gli Spurs sono quelli di sempre (Spursy, scrive testuale il quotidiano).
“Quando Antonio Conte è subentrato al Tottenham poco più di 12 mesi fa, è sembrata l’alba di una nuova era per il club. Dopo la debacle dei cinque mesi di regno di Nuno Espírito Santo, gli Spurs avevano finalmente ottenuto l’allenatore di livello mondiale che desideravano”.
All’inizio i risultati sono stati positivi. Il club, scrive il Guardian, ha assecondato Conte sul mercato, prendendo Bentancur e Kulusevski, che hanno dato un valido aiuto, ma sembrava comunque che Conte avesse bisogno di altri innesti. Durante l’estate, allora, gli Spurs hanno investito molto, su Richarlison, Bissouma e Perisic. La squadra sembrava pronta a lottare per il titolo, anche se aveva perso un difensore centrale di alta qualità e un centrocampista creativo, eppure oggi il Tottenham è quinto in classifica, cinque punti dietro il Manchester United ed ha già perso cinque partite in Premier League in stagione, più di Arsenal, Manchester City e Newcastle messe insieme. Nelle ultime sette partite di campionato Conte ha vinto solo due volte ed entrambe nel finale di partita contro squadre candidate alla retrocessione. Inoltre il Tottenham ha sempre subito gol per primo.
“Conte doveva rinforzare la squadra in difesa. Ora sembra più debole della carta da regalo che avvolge il dono per un bambino la mattina di Natale”.
Il Guardian punta l’attenzione sul malcontento che inizia a circolare anche tra i tifosi.
“Un’aria di malcontento ha iniziato ad avvolgere il Tottenham Hotspur Stadium. I tifosi chiedono giustamente di più da una squadra guidata da uno degli allenatori di maggior successo, ma Conte non è esente da colpe per il malessere in corso. Il motivo principale per cui gli Spurs cercavano Conte era per il suo lungo elenco di medaglie. Avrebbe dovuto trasformare questa squadra in mostri di mentalità, un gruppo che rifiuta di arrendersi di fronte alle avversità, ma tutto sembra un po’, beh, Spursy. Alcuni tifosi sentono che Conte trasmette l’atteggiamento che sta facendo loro un favore essendo al club, e questo ha infastidito sezioni della tifoseria. Il problema è che Conte sapeva in cosa si stava cacciando quando è stato nominato. In ruoli precedenti, ha richiesto immediatamente acquisti di grandi nomi per garantire un successo immediato. L’approccio al Tottenham è più quello di ingaggiare giocatori più giovani, svilupparli e rivenderli a prezzi elevati più avanti, che è l’esatto opposto del modo in cui lavora Conte”.
Ma non è che il club non lo ha sostenuto sul mercato, anzi.
“Gli Spurs hanno speso più di 170 milioni di sterline in acquisti permanenti durante l’estate, inclusa la quota pagata all’Atalanta per rendere permanente il trasferimento in prestito di Cristian Romero. Conte si è lamentato di alcune delle assunzioni ma dovrebbe essere in grado di ottenere prestazioni migliori dai giocatori a sua disposizione”.
Gli Spurs sono partiti lenti in stagione, scrive il Guardian. Sembrano finire le partite sfiniti. Certo, sono stati ostacolati dagli infortuni di Bentancur e Kulusevski e dall’assenza di Richarlison dopo la Coppa del Mondo, ma la squadra dovrebbe essere in grado di fare meglio.
“L’assenza di tre giocatori, uno dei quali andrebbe in panchina se gli altri fossero a disposizione, non deve far deragliare del tutto il gruppo”.
E allora: dove vanno adesso Conte e gli Spurs?
“Se gli Spurs non sosterranno Conte nelle prossime settimane, i tifosi potrebbero presto vedere le spalle dell’italiano. Detto questo, proprio come Conte avrebbe dovuto sapere a cosa si stava iscrivendo quando è stato nominato 13 mesi fa, gli Spurs avrebbero dovuto aspettarsi che si comportasse in questo modo se le cose non andassero bene. Sia Conte che l’ex allenatore José Mourinho condividono tratti simili in quanto, quando il gioco si fa duro, hanno la tendenza ad addossare la colpa ai giocatori o a far esplodere aspettative irrealistiche, che in realtà sono fissate a causa del loro pedigree vincente. Conte sta facendo rumore nel tentativo di convincere Levy a sostenerlo in quella che dovrebbe rivelarsi una finestra cruciale nella stagione degli Spurs, ma anche quella è una partita rischiosa. Tutti sanno come opera Levy. Avere due personalità forti che si scontrano fuori dal campo non è di buon auspicio per il club”.
“I tifosi si preparino ad un altro giro sulle montagne russe al Tottenham Hotspur Stadium”.