Allegri zen: «Bisogna accettare la sentenza e avere forza interiore»
«Si tratta di un dato di fatto e tutte le situazioni che capitano vanno trasformate in un'opportunità. Questa è un'opportunità per poter fare una stagione importante»

Mg Torino 13/11/2022 - campionato di calcio serie A / Juventus-Lazio / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Massimiliano Allegri
All’indomani della sanzione combinata dalla Corte d’Appello della Figc di 15 punti di penalizzazione alla Juventus da scontare nel campionato corrente, Allegri parla in conferenza stampa in vista della partita di domani sera contro l’Atalanta.
«Domani è una partita importante perché bisogna chiudere il girone nel migliore dei modi. Dopo ieri bisogna ricompattarsi e continuare a lavorare col profilo basso perché noi siamo qui per questo e dobbiamo solo pensare al campo»
Cosa cambia sull’approccio al campionato?
«Non cambia assolutamente niente. Noi dobbiamo fare punti. Domani è una partita difficile. L’Atalanta è in ottima forma fisica, noi giochiamo in casa domani e bisogna cercare di vincere perché ci consentirebbe di poter agganciare il settimo posto. Poi abbiamo l’Europa League e la Coppa Italia. Da tutte queste situazione bisogna continuare a lavorare e dare il meglio possibile tenendo un profilo basso»
Alex Sandro l’ha definita il mental coach della squadra. Come riparte la squadra:
«Non bisogna ripartire perché le vicende riguardano la società e ci sarà un ricorso come già annunciato dalla società e dagli avvocati. Noi dobbiamo pensare al campo, vista la nuova classifica abbiamo 22 punti e bisogna cercare di vincere domani per arrivare a 25 e poi affrontar il girone di ritorno cercando di ottenere il massimo e cercare di scalare piano piano posizioni».
Dopo ieri la rosa che ha giocatori importanti può giocare con più leggerezza ed esprimere il suo reale valore:
«La Juventus non gioca mai con leggerezza, si gioca con una pressione per poter vincere. Bisogna continuar a far il nostro lavoro nel migliore dei modi, recuperare giocatori che stanno recuperando. Settimana prossima rientreranno Pogba e Vlahovic, domani a disposizione Cuadrado e poi fino a questo momento prima della sentenza la Juventus aveva 37 punti, a un punto dal secondo posto e con tutte le possibilità di giocarsi un posto in Champions e magari il campionato. Bisogna continuare a fare il nostro dovere perché comunque la sentenza definitiva ci sarà fa due e mesi e non bisogna avere dei rimpianti perché non abbiamo fatto quello che dovevamo. Bisogna ricompattarsi con i tifosi soprattutto. Ci siamo passati un mese fa quando il Cda e il Presidente hanno dato le dimissioni. Purtroppo nella vita esistono gli imprevisti, questo è un imprevisto grosso, da questi se ne esce rafforzati con tutta una seria di stimoli e soprattutto con l’impegno e la voglio di fare qualcosa di molto importante, cioè vincere le partite sul campo, un passettino alla volta».
Rabiot come sta? ha già parlato con il presidente?
«Rabiot ieri ha fatto lavoro differenziato ma dovrebbe essere apposto. Stamattina ho parlato con Scanavino, abbiamo parlato di ieri e oggi alle 14.30 ci sarà Ferrero con Scanavino che parleranno alla squadra. A noi ci rimane da preparare la partita e giocare domani con l’Atalanta».
«Si tratta di un dato di fatto, momentaneo, e tutte le situazioni che capitano vanno trasformate in opportunità. Questa è un opportunità per poter fare una stagione importante e dare il massimo. Poi vedremo dove arriveremo in campionato però abbiamo l’Europa League e la Coppa Italia. Non è facile. Abbiamo 60 punti a disposizione in campionato».
Cosa dirà alla squadra?
«Non c’è da inventare tante parole. La squadra sa benissimo cosa c’è da fare, per noi non è cambiato niente. Bisogna avere la forza interiore e ricalarsi in quella che è la situazione attuale. Bisogna avere una forza interiore per scalare la classifica. Primo obiettivo è arrivare a 25 punti poi vediamo il girone di ritorno».
Preoccupato per gli altri fronti dopo questa sentenza? Cambierebbe il suo futuro?
«Io sono l’allenatore della Juventus e rimarrò l’allenatore della Juventus a meno che non mi mandino via. Nei momenti di difficoltà bisogna assumersi le responsabilità per poter far bene. Quando ci sono i momenti positivi siamo tutti bravi».
Aveva la percezione della gravità della situazione o è rimasto stupito?
«Non ero in grado di parlare della gravità. La cosa certa è che bisogna accettare la sentenza, a noi della parte sportiva queste cose non devono riguardare. Noi dobbiamo fare il massimo, stare in silenzio e fare questa sfida partendo da questi 22 punti. E i ragazzi sono convinto che faranno di tutto per ottenere il massimo e magari fare qualcosa di straordinario».
Sente una maggiore responsabilità dopo la squalifica di Cherubini?
«Alla Juventus ognuno di noi a seconda del ruolo ha la propria responsabilità. Sono molto dispiaciuto a livello personale per Cherubini, Agnelli, Nedved, Arrivabene e Garimberti. Oltre all’aspetto professionale c’è anche quello umano che va al di là di questo».
Le è venuto da pensare “ce l’hanno con noi perché siamo la Juve”?
«Dopo che mi hanno detto dei 9 punti ho fatto il calcolo per vedere quanto ci mancasse per la Champions, con 15 ne ho fatto un altro. Per arrivarci serve qualcosa di straordinario».