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Rugby, caso Traoré, la Procura federale apre un’indagine. La lega internazionale chiede punizioni

Molti rugbisti all’estero hanno chiesto che la vicenda venga trattata per quello che è: un episodio di sconcertante razzismo. Vogliono che salti qualche testa

Rugby, caso Traoré, la Procura federale apre un’indagine. La lega internazionale chiede punizioni
Roma 24/02/2019 - rugby torneo 6 Nazioni / Italia-Irlanda /foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Cherif Traore

La Procura Federale ha aperto un’inchiesta sul caso della banana regalata al pilone della Benetton Treviso, Cherif Traoré da un compagno di squadra a Natale. Non solo. La lega internazionale in cui milita la squadra di rugby chiede spiegazioni. Vuole che cada qualche testa. Lo scrive La Stampa.

“La banana marcia «regalata» da un compagno di squadra al pilone della Benetton Treviso e della Nazionale Cherif Traoré diventa un caso per la Procura Federale. Le scuse (accettate con parole generose ma a denti stretti) dell’autore del fattaccio e degli altri giocatori – anche nazionali – che all’apertura della busta del pattume che custodiva «l’omaggio» hanno pensato bene di farsi una risata, non sono bastate. Giustamente. L’United Rugby Championship (ex Celtic League) la competizione dove gareggia la franchigia veneta ha chiesto spiegazioni, e molti rugbisti all’estero hanno chiesto via social che la faccenda venga trattata per quello che è: un episodio di sconcertante razzismo. Ancora di più perché avvenuto all’interno di una «famiglia», come la Benetton ha definito la squadra. Niente tarallucci e vino, insomma”.

L’United Rugby Championship non si accontenterà delle scuse di spogliatoio, insomma: pretende che cada qualche testa, che qualcuno sia punito per il gesto razzista verso Traoré.

“L’URC vuole veder saltare qualche testa, e non basterà la riunione di «autocoscienza» voluta dalla società, né «il percorso di sensibilizzazione e consapevolezza alle tematiche di inclusione» annunciato dalla Fir e dal club, a chiudere la faccenda”.

Ieri La Stampa riportava le dichiarazioni di Traoré sulle scuse del compagno di squadra:

«Mi ha chiesto scusa, ho dovuto accettare perché siamo una squadra e dobbiamo giocare. Ma basta, ho deciso: a fine stagione me ne vado. E’ già successo altre volte. Ho sempre sofferto. La mia famiglia mi ha sempre chiesto di passarci sopra. Ma adesso non riesco più. In Italia ci sono ancora delle persone che non capiscono che siamo tutti uguali. Quando ho ricevuto la banana, ho guardato i ragazzi dell’Accademia. Mi sono domandato cosa avrebbero pensato di me. Non potevo stare zitto».

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