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Rabiot: «Sono cresciuto, ora sono un giocatore completo» (L’Equipe)

In conferenza stampa: «Mi piacerebbe giocare in Premier. Mbappé? È un’arma importante, non la sola che abbiamo»

Rabiot: «Sono cresciuto, ora sono un giocatore completo» (L’Equipe)
Al Wukair (Qatar) 22/11/2022 - Mondiali di calcio Qatar 2022 / Francia-Australia / foto Imago/Image Sport nella foto: gol Adrian Rabiot ONLY ITALY

Il centrocampista della Juve, Adrian Rabiot, parla in conferenza stampa prima della sfida dei quarti di finale contro l’Inghilterra ai Mondiali.

L’Equipe ha pubblicato le dichiarazioni di Rabiot:

«Da diversi mesi sto vivendo un ottimo periodo, prima alla Juve e ora in questo Mondiale. Sono cresciuto, sono maturato. Anche il mio calcio è cresciuto. Questo è senza dubbio il miglior periodo della mia carriera».

Alla Juventus, dice, di aver lavorato proprio per far emergere tutto il suo potenziale:

«Prima – ha dichiarato – avevo dei buchi per diversi minuti. Stare bene fisicamente mi aiuta tecnicamente e posso sfruttare le mie qualità al centro».

È migliorato tanto e lo hanno visto tutti. Anche lui ne è cosciente e infatti ha dichiarato:

«Posso giocare in quasi tutti i reparti, anche se tecnicamente mi trovo bene in mezzo al campo. Ho meno tempi morti durante la partita, sono più concentrato, il che mi permette di essere più decisivo in attacco. Questo è un aspetto importante. Ho le qualità per farlo. Sono un giocatore completo».

Ha rassicurato anche sul rischio di essere fortemente dipendenti dalle prestazioni di Mbappé: «È la nostra arma principale. Abbiamo altri giocatori che possono fare la differenza in altri modi. Ma perché privarsi di un’arma importante come Kylian?»

Uno sguardo anche al futuro:

«Ho sempre detto che mi piacerebbe giocare in Premier League. Sarà il mio ultimo anno con la Juventus? Non lo so. Non ho una squadra preferita in Inghilterra, non c’è una squadra dove vorrei necessariamente giocare. È il campionato che mi attrae, si avvicina di più alle mie qualità. Lì c’è un’atmosfera diversa rispetto a Francia o Italia».

Infine un pensiero anche a Inghilterra – Francia, in programma domani alle 20:

«È una squadra che ha le nostre stesse caratteristiche, molto veloce sulle fasce in attacco, con terzini offensivi, centrocampisti che sanno proiettarsi. E Rice assomiglia un po’ a Tchouaméni. Non sono sicuro che dovremmo dire a noi stessi che dobbiamo stare attenti. Saranno anche loro molto attenti perché abbiamo la possibilità di metterli in difficoltà. È una partita aperta con due squadre che sanno contrastare. Ciò che può fare la differenza sono i calci piazzati. Hanno armi importanti ma noi non siamo inferiori».

Nessuna menzione quindi per la situazione che coinvolge la Juventus, Rabiot è concentrato solo sul Mondiale. Alla questione degli stipendi che tanto ha fatto arrabbiare la mamma di Adrian ci penserà quando ritornerà in Italia.

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