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Gattuso regala migliaia di euro ai dipendenti del Valencia

Non è la prima volta che Gattuso si rende partecipe di bei gesti nei confronti dei suoi calciatori a Valencia: regalò ai giocatori tre giorni extra si vacanza dopo la vittoria sul Betis.

Gattuso regala migliaia di euro ai dipendenti del Valencia
Torino 26/04/2021 - campionato di calcio serie A / Torino-Napoli / foto Image Sport nella foto: Gennaro Gattuso

Gennaro Gattuso a Valencia è riuscito a farsi apprezzare esattamente per come è, senza filtri nel bene e nel male. I tifosi infatti lo sta amando, non solo per la sua storia sportiva, ma per il modo in cui crea quell’empatia che è uno dei tasselli fondamentali per avere un ambiente che sia corpo unico tra squadra e tifosi. I calciatori lo stimano perché gesti all’interno dello spogliatoio – in particolare quelli che non si vedono – contano più di mille parole. Lo staff del club lo considera una famiglia.

In occasione del Natale: ha versato decina di migliaia di euro per fare regali a tutti i dipendenti della società. Queste le sue parole pubblicate sul sito del club:

«La vita mi ha dato molto. Mi piace fare regali, non mi piace riceverne. Amo tutte le feste, ma il Natale soprattutto perché ho sempre aspettato i regali di papà, mamma e tutti famiglia. È qualcosa che mi ricorda quando ero piccolo. In casa mia è molto importante».

Non è la prima volta che Gattuso si rende partecipe di bei gesti nei confronti dei suoi calciatori a Valencia: regalò ai giocatori tre giorni extra si vacanza dopo la vittoria sul Betis; li portò tutti a cena per serrare i ranghi dopo la sconfitta col Barcellona; a Gaya, reduce dalla bocciatura in nazionale, parlò col cuore in mano e lo convinse a staccare per schiarirsi le idee e riprendersi dalla delusione.

Per Gattuso, questi sono gesti normali. L’allenatore italiano ha diverse volte fatto buone azioni all’indirizzo dei componenti delle società nelle quali è stato.  Nel 2015, dopo le dimissioni da tecnico della squadra greca dell’Ofi Creta, provvide personalmente a versare una mensilità ai suoi ex giocatori. A Pisa, nel bel mezzo della burrasca societaria  comprava confezioni di acqua minerale per la squadra e contribuiva al salario di buona parte dei giocatori, in particolare i ragazzi con l’ingaggio più basso e in difficoltà lontano da casa.

Nel giugno del 2019, discutendo la rescissione con il Milan  rinunciò alla buonuscita pur di garantire il pagamento dell’intero stipendio ai membri del suo staff. Anche a Napoli si è distinto nel 2020 in piena emergenza Covid dove, insieme al Ds Giuntoli, rinunciarono agli stipendi per aiutare le finanze del club

 

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