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Gatto alla conferenza del Brasile, le ONG fanno causa alla Federazione

La Stampa riporta la richiesta che è di 1 milione di real (circa 180 mila euro” per danno morale collettivo

Gatto alla conferenza del Brasile, le ONG fanno causa alla Federazione

Ha fatto sorridere, ma anche tanto rumore la presunta maledizione del gatto che si sarebbe scagliata contro il Brasile. Un gatto a strisce, neanche un gatto nero, aveva deciso di riposarsi sul tavolo della conferenza stampa della nazionale brasiliana prima dello scontro contro la Croazia nel Mondiale del Qatar. Una cosa che ha fatto sorridere anche Vinicius pronto per parlare in conferenza. Ciò che in realtà non era affatto piaciuta l’immagine dell’addetto stampa della Nazionale brasiliana che ha preso l’animale per il collo e la schiena con entrambe le mani e lo ha gettato in modo un po’ brusco giù dal palco.

Queste immagini, secondo quanto riporta oggi la Stampa, poco sono piaciute alle associazioni degli animalisti e in particolare a , un gruppo di organizzazioni non governative (Ong) che, in collaborazione con il Forum nazionale per la protezione e la difesa degli animali, hanno intentato una causa contro la Confederação Brasileira de Futebol (CBF) per il trattamento riservato al povero gatto.

“Promuovere il cambiamento nella società fa parte dei nostri valori. Non possiamo quindi normalizzare situazioni che violano il diritto degli aninali, sia in Brasile o in qualsiasi altro Paese – scrive sui social il Forum nazionale per la protezione e la difesa degli animali – . Tutti seguiamo attoniti la posizione dell’addetto stampa contro un gatto nella conferenza stampa del CPF e non possiamo tacere di fronte a questo atteggiamento. .Abbiamo intentato un’azione civile pubblica in collaborazione con altre ONG chiedendo le scuse pubbliche della CBF, la somministrazione di un corso di diritto animale per i dipendenti della CBF, oltre alla condanna per danno morale collettivo per un importo di 1 milione di real (circa 180 mila euro). Cifra che, in caso di condanna, NON andrà alle Ong ma sarà devoluta a un fondo dove sarà utilizzato a beneficio della collettività. Crediamo nel carattere educativo dell’azione e che il diritto e la dignità degli animali siano oggetto di riflessione per tutta la società”.

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