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Cairo: «Sul rateizzo fiscale la penso come Lotito. Il calcio è in difficoltà da tempo»

All’Ansa: «Certo, sono stati fatti sbagli, ma errori di gestione se ne fanno anche in altri settori della società che pure ricevono aiuti dallo Stato»

Cairo: «Sul rateizzo fiscale la penso come Lotito. Il calcio è in difficoltà da tempo»
Mg Milano 12/07/2022 - Presentazione Palinsesti La7 / foto Matteo Gribaudi/Image nella foto: Urbano Cairo

Il presidente del Torino, Urbano Cairo, ha rilasciato alcune dichiarazioni all’Ansa in merito alla necessità di aiuti economico-finanziari per il mondo del calcio. Si è detto d’accordo con il patron della Lazio, Claudio Lotito, che si sta battendo per la rateizzazione dei debiti che i club di Serie A hanno verso il Fisco. Cairo parla del mondo del calcio come di un mondo in difficoltà da tempo, quasi dimenticando che il calcio è in crisi perché per anni ha vissuto al di sopra delle sue possibilità.

«Premesso che come molti sanno spesso mi capita di non essere d’accordo con Lotito, stavolta la pensiamo alla stessa maniera. La situazione è sotto gli occhi di tutti: il nostro è un mondo che vive da tempo difficoltà, molto aggravate negli ultimi anni dalla pandemia. Certo, sono stati fatti sbagli, ma errori di gestione se ne fanno anche in altri settori della società, che pure ricevono aiuti rilevanti dallo Stato: penso al tax credit per il cinema, ad esempio».

Per Cairo la rateizzazione fiscale per i club è fondamentale, un diritto sacrosanto.

«Il discorso della rateizzazione fiscale per le società, che non è a fondo perduto come i tax credit ma una semplice dilazione, ha un senso, tra l’altro, anche come sostegno ad un comparto che contribuisce in larga parte al mantenimento degli altri sport. Quanto all’idea di modificare la legge Melandri e prolungare da tre a cinque anni la durata dei diritti tv, non è certo un assist a un’emittente tv o un’altra. Qualsiasi persona di buon senso capisce che è una sacrosanta opportunità per chi investe di ottenere un guadagno grazie alla continuità del progetto. E di conseguenza consente a chi vende di ottenere di più. Mi pare elementare da capire, e se non sbaglio funziona così anche all’estero. In Spagna, ad esempio, dove i diritti tv li valorizzano bene, gli anni di durata sono appunto cinque e sei per quelli internazionali».

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