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Spalletti: «Dopo Liverpool nessuno aveva voglia di festeggiare il traguardo raggiunto»

«E questo nonostante la sconfitta di Anfield fosse ininfluente. Questa amarezza è importante. I calciatori sono stati bravi a pretendere rispetto dal Liverpool, te lo devi guadagnare»

Spalletti: «Dopo Liverpool nessuno aveva voglia di festeggiare il traguardo raggiunto»
Ci Napoli 12/10/2022 - Champions League / Napoli-Ajax / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

L’allenatore del NapoliLuciano Spalletti, interviene in conferenza stampa per presentare l’importante partita di campionato di questo sabato contro l’Atalanta di Gasperini.

A questo link la conferenza integrale di Spalletti.

Spalletti parla ancora del Liverpool, del rispetto che ha avuto per il Napoli.

«Il rispetto bisogna prenderselo quando si va ad affrontare partite di questo livello. Difficilmente te lo concedono. Io avevo un po’ di timore della partita di Anfield perché c’ero già stato e perché è una delle squadre che insieme a Simone si guarda di continuo, perché dà l’idea di dove sta andando il calcio. E quindi sono stati bravi i calciatori a pretendere questo rispetto del Liverpool, anche se poi negli ultimi minuti abbiamo concesso qualcosa, però era per la tranquillità del risultato guadagnato».

C’è stata amarezza per il risultato, nonostante fosse ininfluente.

«La squadra aveva l’amaro in bocca nonostante la sconfitta di Anfield fosse ininfluente. Nessuno aveva voglia di festeggiare la bellezza del traguardo raggiunto. Questo significa che sentono di poter arrivare a valere quanto gli avversari che avevano davanti in quel momento lì. La loro amarezza era importante».

Domani per la prima volta il Napoli gioca dopo una sconfitta.

«Non c’è niente di particolare da dire. Quello che dobbiamo fare è analizzare in maniera seria quello che è accaduto. Bisogna essere credibili quando si dicono delle cose ai calciatori. Io ho imparato a isolarmi dalle vittorie, non dalle sconfitte. Ancora ce l’ho un pochettino addosso. Se l’idea però è la stessa dei calciatori, che erano dispiaciuti, serve ad avere più reazione nella prossima partita. È una cosa che va bene».

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