Preziosi replica a muso duro a Malagò. Ovviamente fanno discutere le intercettazioni pubblicate questa mattina da Repubblica, in cui il numero uno del Coni parlava dei presidenti di Serie A.

I presidenti di serie A? «Dei delinquenti veri». La Lega Calcio? «Come ha detto Greco (ndr, Francesco, ex procuratore capo di Milano), è un’organizzazione di diritto privato… perché altrimenti li arrestavano tutti perché li avevano trovati colpevoli di corruzione sei anni fa con noi…». Preziosi, ex presidente del Genoa? «Un vero pregiudicato». Il presidente della Lazio, Claudio Lotito? Il capo. «E i nostri amici, Juventus e Roma, sono colpevoli quanto lui. Perché alla fine o per un motivo o per un altro, hanno rinunciato a lottare o lo hanno assecondato e sono diventati complici delle sue avventure…».

Preziosi, ex presidente del Genoa, ha risposto con una dichiarazione all’agenzia Ansa:

“Il fatto che oggi Malagò mi giudichi un pregiudicato mi sorprende perché anche mesi fa ci siamo incontrati e abbracciati. Mi sembra che lui si debba difendere da un’accusa di corruzione, forse il delinquente è lui”.

“Lui si erge a giudice di quello che noi siamo, visto che tira in ballo i presidenti della Serie A e anche Lotito. Non riesco a capire come possa fare così un essere umano, ci siamo rivisti tante volte e ci siamo sempre abbracciati, forse abbracciava un delinquente…”.

Preziosi dice di non essere stato lui a denunciare l’elezione “per acclamazione” di Gaetano Micciché a presidente della Lega Serie A.

“Non ho mai denunciato nessuno. Sono ormai da un anno e mezzo fuori dal calcio e già all’epoca il fatto che Malagò fosse legato a Micciché era evidente, non mi sorprende che abbiano fatto cose particolari. Forse dovrebbe farsi un’analisi di coscienza e capire quali sarebbero dovuti essere i giusti comportamenti da noi quando era commissario della Serie A”.