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Malagò e le intercettazioni: «Ognuno risenta le proprie telefonate e poi valuti. Anche Preziosi»

All’Ansa: «Un episodio triste, che mi ha molto amareggiato. Direi uno spaccato di vita del nostro Paese. Tutto è stato archiviato, da maggio».

Malagò e le intercettazioni: «Ognuno risenta le proprie telefonate e poi valuti. Anche Preziosi»
Roma 12/07/2021 - Nazionale di Calcio Italiana a Palazzo Chigi / foto Pool/Insidefoto/Image Sport nella foto: Giovanni Malago'

Malagò e le intercettazioni: «Ognuno risenta le proprie telefonate e poi valuti. Anche Preziosi».

In settimana La Repubblica ha pubblicato le intercettazioni della Guardia di Finanza nelle indagini sui diritti tv della Serie A. In una di queste, il presidente del Coni, Giovanni Malagò, parla al telefono con l’ex amministratore delegato di Sky, Andrea Zappia e accusa i presidenti dei club di Serie A di essere dei «delinquenti veri». Malagò dice: «La Serie A è un’organizzazione privata, sennò li arrestavano tutti». E definisce Preziosi un «pregiudicato».

Oggi Malagò ha commentato la vicenda con alcune dichiarazioni all’Ansa. Si è detto molto amareggiato per l’episodio ed ha invitato chiunque a riascoltare le proprie telefonate per poi fare le giuste considerazioni e tirare le somme. Compreso Preziosi, che aveva commentato per primo la vicenda.

«A parte che certe affermazioni non sono mie ma dell’interlocutore e io mi limito ad annuire, invito chiunque ad andare a risentirsi le telefonate che fa con qualunque altra persona per tirare le conclusioni. E’ un episodio che mi ha molto amareggiato, triste. Mi ha fatto molto riflettere su alcune cose, direi uno spaccato di vita del nostro Paese. Non voglio far polemica, dico solo: magari se il presidente Preziosi risente forse tutte le sue telefonate che ha fatto negli ultimi due anni, forse è giusto che magari faccia anche lui delle considerazioni».

Malagò ha sottolineato che la vicenda era stata archiviata da maggio e che gli è molto dispiaciuto trovarla sul quotidiano.

«Sono rimasto particolarmente amareggiato, direi proprio dispiaciuto, nel leggere su un giornale con una storia così importante delle frasi, delle considerazioni, delle battute fatte oltre due anni fa ed intercettate solo perché all’epoca dietro a una denuncia si era aperta un’indagine. Tutto è stato archiviato, da maggio. E onestamente penso che chiunque ascolti le mie parole può rendersi conto se tutto questo è giusto».

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