La notizia delle dimissioni di Binotto ha scatenato malumori tra i tecnici della Ferrari (CorSport)
Il Team Principal li ha sempre protetti, tenendoli al riparo dalle polemiche. Ieri ha presieduto alcune riunioni. L'unico contento è Leclerc

Budapest (Ungheria) 01/08/2021 - gara F1 / foto Press Office Scuderia Ferrari/Image Sport nella foto: Mattia Binotto
Mattia Binotto è vicinissimo alle dimissioni dalla Ferrari. Per l’annuncio ufficiale sarebbe solo questione di ore. Binotto si è deciso a fare il passo di fronte alla perdurante mancanza di fiducia da parte del presidente John Elkann, con il quale i rapporti sono freddi da molto tempo. La notizia, già nell’aria da giorni, era stata inutilmente smentita dalla Ferrari.
Il Corriere dello Sport si chiede quali saranno le reazioni all’interno della Ferrari, dove serpeggia il malumore tra i tecnici, che Binotto ha sempre difeso.
“Sempre in attesa di ufficialità, servirà ora capire quali saranno all’interno della Ferrari le reazioni, con il progetto 2023 ormai in fase avanzatissima. Anche ieri Binotto avrebbe presieduto alcune riunioni. Di certo serpeggiano malumori tra i tecnici che lui aveva finora protetto, tenendoli al riparo dalle polemiche”.
Sarà invece soddisfatto Charles Leclerc.
“Si può anche immaginare che Charles Leclerc sia soddisfatto, essendo rimasto deluso da alcune decisioni di Binotto che in queste condizioni, senza il Mondiale piloti in ballo, mettevano al centro del progetto la squadra (ultima il mancato scambio di posizioni con Carlos Sainz in Brasile). Il prossimo team principal lo considererà prima guida a tutti gli effetti e pertanto possiamo già pensare a un Sainz che per il futuro guarda all’Audi, con cui suo padre (pilota dei Quattro Anelli nei raid) ha già parlato”.
A prendere il posto di Binotto dovrebbe essere Vasseur, che, scrivevamo ieri, è – secondo l’opinione comune – molto gradito a Charles Leclerc. Il pilota monegasco ha infatti esordito in F1 con lui nella stagione 2018. Proprio la gestione di Leclerc e la titubanza da parte di Binotto a indicare il #16 come prima guida incontrastata della squadra aveva generato un certo malumore, soprattutto da parte del pubblico di fede ferrarista, nei confronti dell’attuale team principal.