ilNapolista

Inchiesta plusvalenze Juve, spunta una lettera che dimostra che Agnelli sapeva

Il 18 novembre 2020, il responsabile della contabilità, Bertola scriveva al presidente: «Riduzione stipendi e plusvalenze sono operazioni chiave per la messa in sicurezza»

Inchiesta plusvalenze Juve, spunta una lettera che dimostra che Agnelli sapeva
Db Villar Perosa (To) 04/08/2022 - amichevole / Juventus-Juventus U23 / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Andrea Agnelli

Oggi La Repubblica riporta alcuni stralci del Libro Nero di Federico Cherubini su Paratici. Elementi di contestazione che l’uomo di mercato Juve annotava contro il suo predecessore. C’è di tutto, dal mancato rispetto degli orari da parte dell’ex diesse alla sua abitudine di annullare gli incontri alle riunioni tenute in sauna, dal barbiere o dal podologo. E naturalmente l’utilizzo eccessivo di plusvalenze artificiali, gli acquisti senza senso effettuati nella sua permanenza nel club bianconero e finanche l’accusa di aver distrutto una generazione intera, quella a cui appartengono Kean, Spinazzola e Audero.

Ma il quotidiano riporta anche lo stralcio di un altro documento, una lettera inviata dal responsabile della contabilità della Juve, Stefano Bertola, al presidente del club bianconero, Andrea Agnelli.

In essa, il 18 novembre 2020, Bertola scriveva: «Riduzione stipendi e plusvalenze sono operazioni chiave per la messa in sicurezza». Evidenziava che il risultato era «molto pesante», intorno a -116 milioni, ma che erano previste «mitigazioni» attraverso «riduzioni stipendi» e «plusvalenze».

La Repubblica scrive:

“Dai report sulla situazione finanziaria della Juventus nelle mani degli investigatori si legge molta preoccupazione ma anche ipotesi di strategie che possano arginare le perdite. “«On track ma su una bumpy road. Riduzione stipendi e plusvalenze sono operazioni chiave per la messa in sicurezza. Speriamo nel vaccino per lo stadio ma è difficile», scriveva il 18 novembre 2020 alle sette e mezza del mattino Stefano Bertola, dirigente che si occupava di contabilità, al presidente Andrea Agnelli. Una frase che per i pm è la conferma che i cartellini gonfiati dei calciatori e gli accordi paralleli per la restituzione (sotto forma di buonuscita o di premio fedeltà) degli stipendi a cui avevano rinunciato per il Covid siano stati la strategia per far quadrare i conti””.

 

 

ilnapolista © riproduzione riservata