Per la prima volta nella storia tutte le nazionali africane saranno guidate da allenatori del Continente. Per il Camerun l’ex Salernitana Song
Il Camerun è in fermento per i prossimi Mondiali in Qatar. La nazionale di Anguissa è stata inserita in un girone che dire di ferro è dir poco. Si troverà con Brasile, Serbia e Svizzera. Non stupisce allora che si sia rivolta a un aiuto speciale, un aiuto divino: il cosiddetto “Papa del calcio“. Questa curiosa figura ha pregato per il successo dei Leoni Indomabili.
Ma al di là di queste note curiose, sarà un mondiale importante e storico per le nazionali africane. Per la prima volta tutte le nazioni qualificate del continente saranno guidate da allenatori africani. Questo sta a dimostrare la crescita del calcio africano che al suo interno trova risorse importanti e professionali senza doversi per forza rivolgere a tecnici europei. È una grande vittoria, un importante segnale di autodeterminazione.
Come scrive Africa Rivista:
“Sarà anche un’opportunità per il mondo intero di scoprire il know-how dei tecnici africani ma anche un cenno al programma di formazione per allenatori africani con la Licenza Pro della Confederazione del calcio africana (Caf). Il programma lanciato per la prima volta nel 2018 nel continente punta ad ottenere la più alta certificazione del sistema di formazione per coach Caf, ovvero la qualifica di top coach nel mondo”.
Walid Regragui è stato nominato allenatore del Marocco, aggiungendosi alla nutrita compagnia.
Rigobert Song Bahanag invece è il secondo allenatore camerunese ad aver portato il suo Paese ai Mondiali dopo Léonard Nseke che riuscì a far qualificare gli Indomabili Leoni del Camerun ai Mondiali di USA 1994.
Song, buon difensore giramondo, ha militato oltre che nel Metz, Liverpool e Galatasaray ha anche avuto una parentesi nella Salernitana. Song ha totalizzato ben 137 presenze con la sua nazionale e dev’essere un grande orgoglio per lui guidare la sua nazione.