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L’Eintracht Francoforte eliminò il Napoli nella Coppa Uefa 94-95

L’Eintracht, attualmente quinto in Bundes, ha vinto l’ultima edizione dell’Europa League. Ci eliminò nella Coppa Uefa nel 94, agli ottavi

L’Eintracht Francoforte eliminò il Napoli nella Coppa Uefa 94-95
Db Milano 14/03/2019 - Europa League / Inter-Eintracht Francoforte / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Kevin Trapp

Sarà l’Eintracht di Francoforte l’avversaria del Napoli agli ottavi di finale di Champions League, in programma a febbraio e a marzo. Attualmente quinti in Bundesliga, i tedeschi sono riusciti a qualificarsi nel girone del Tottenham di Conte proprio all’ultimo pallone disponibile. 10 punti conquistati, hanno battuto lo Sporting Lisbona in Portogallo (1-2, reti di Kamada e di Randal Kolo Muani) staccando il pass per la fase finale della competizione.

Si può dire che agli uomini di Spalletti sia andata abbastanza bene. È stata evitata la variabile impazzita rappresentata dal Paris Saint Germain, che ha pescato il Bayern Monaco nel quadro di ottavi di finale che determineranno l’eliminazione di almeno due squadre molto importanti, visto che si giocherà anche anche Real Madrid-Liverpool la riedizione dell’ultima finale.

E tuttavia va da sé che non esistono partite comode agli ottavi di Champions. L’Eintracht è una squadra solida che  ha vinto l’ultima edizione dell’Europa League, in finale contro quei Rangers presi a pallate dalla squadra azzurra nei gironi. Si tratta di una squadra abituata a giocare le coppe europee negli ultimi anni. C’è un precedente col Napoli: ci eliminò dalla Coppa Uefa 94-95, agli ottavi di finale. Ci sconfisse in Germania, all’andata, con autorete di Buso. E ci sconfisse anche al San Paolo, al ritorno, quando segnò Falkenmayer al 54′. Era il Napoli di Boskov. In realtà c’è anche il precedente della Coppa delle Alpi del 1969, anche in quella occasione vinsero i tedeschi per 2-1.

Precedenti anche con Spalletti: l’Eintracht eliminò, ai quarti di Europa League, la sua ultima Inter. Era il marzo del 2019 e i nerazzurri persero a San Siro uno a zero, gol di Luka Jovic ora in forza alla Fiorentina. Con Jovic in quella squadra giocavano Haller (ora al Borussia Dortmund, alle prese con un noto problema di salute) e Kostic, attualmente alla Juventus. Insomma si trattava di una squadra temibile.

All’epoca, l’allenatore dei tedeschi era Adi Hütter, ora c’è l’austriaco Oliver Glasner alla seconda stagione alla guida dell’Eintracht. Tra i calciatori più conosciuti il trequartista ex Borussia e Bayern Mario Götze (in gol nella finale dei Mondiali del 2014 contro l’Argentina), il portiere Kevin Trapp e il giapponese Daichi Kamada, leader tecnico della squadra, già 12 gol in stagione. Merita una menzione anche il danese Jesper Lindström. A Francoforte c’è anche Luca Pellegrini, ex terzino della Juve. Sta facendo discretamente bene anche l’attaccante francese Randal Kolo Muani, più in zona assist che in zona gol. Va detto che il Napoli, comunque, è più forte anche sulla carta.

L’Eintracht di Francoforte è una squadra che segna abbastanza. Nessuno, in Bundes, ha fatto meglio – tra gli umani, si intende, perché il Bayern ha già fatto 41 gol. E però è anche la squadra che subisce più gol (dopo il Magonza) nelle prime 10 dell’attuale classifica del campionato tedesco. Un dato che fa riflettere e che esprime valori e disvalori del calcio offensivo proposto da Glasner, che è solito schierare la squadra con due trequartisti dietro una punta e la difesa a 3. La media punti non fa pensare che sia temibile più in casa (al Deutsche Bank Park) che in trasferta, anzi: il contrario.

Il Napoli, essendo arrivato primo nel Gruppo A, giocherà il ritorno in casa, allo Stadio Diego Armando Maradona. Ancora non sono state comunicate le date.

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