Stanno aggiornando i metal detector dei tornei di scacchi: rileveranno anche i vibratori anali

Il Telegraph intervista il Gran maestro Short: "Io da dopato non potrei vincere il Tour, invece negli scacchi anche un giocatore scarso con un iPhone può battere Carlsen"

carlsen niemann

Il caso del vibratore anale negli scacchi ha ormai preso il sopravvento. Lo scandalo che ha investito Hans Niemann, accusato di barare, ha aperto un mondo sulle tecnologie applicate all’imbroglio. Dopo il reportage del Guardian sugli scacchi rock, anche il Telegraph ci torna su intervistando il gran maestro britannico Nigel Short. Su cosa? Beh, ovviamente sulle famigerate palline anali vibranti.

“So che sembra assurdo, ma queste sfere anali vibranti, credo che possano funzionare davvero. Ho letto che un giornalista le sta provando contro un grande maestro…

Secondo Short, si tratta di un approccio che non richiede un enorme grado di abilità: “Non hai bisogno di qualcuno bravo come un grande maestro che ti assista. Fondamentalmente hai solo bisogno di qualcuno con un iPhone”.

Perché negli scacchi la tecnologia ha cambiato tutto. “Ci sono programmi che puoi scaricare sul tuo iPhone che batteranno Magnus Carlsen 10-0”.

E’ peggio del doping, molto peggio, dice Short:

“Quando Lance Armstrong ha vinto sette Tour de France era dopato. Ma il fatto è che, anche se mi avessi riempito di quelle droghe, io non avrei mai vinto il Tour de France. Lui era un ciclista dannatamente bravo. Invece utilizzando uno dei programmi scaricabili ora disponibili, anche il giocatore più debole potrebbe battere un grande maestro. E questo è il problema”.

Ora le autorità del gioco – Short siede nel consiglio di amministrazione della Fide, l’organismo scacchistico internazionale – stanno facendo del loro meglio per combattere la marea montante della disonestà. “C’è una specie di corsa agli armamenti. Alle competizioni in questi giorni ci sono metal detector e scanner in stile aeroporto per verificare che non hai con te nulla di vietato. E credo che stiano aggiornando le macchine per garantire che possano rilevare anche le sfere anali vibranti”.

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