La clausola Haaland da 200 milioni esiste e vale anche per il Real Madrid

Lo scrive The Athletic. Non vale in Premier. Guardiola aveva smentito. Invece con 200 milioni nel 2024 si può strappare il bomber al City

La clausola Haaland manchester city Guardiola

2022 archivio Image Sport / Calcio / Manchester City / Erling Haaland-Josep Guardiola / foto Imago/Image Sport ONLY ITALY

La clausola Haaland esiste. Contrordine dunque. Secondo The Athletic la postilla al contratto del bomber con il City che gli permetterebbe di andar via da Manchester nel 2024 esiste eccome. Ma vale solo per le squadre straniere. Insomma, in Premier Haaland non si muove.

The Athletic fornisce anche dettagli: la clausola è di 200 milioni di euro. Per As è di 180 milioni. Oltre ai 180/200 milioni, la clausola Haaland prevede una grossa cifra in commissioni per il padre e gli agenti del giocatore.

In ogni caso dal 2024 chi vuole Haaland, al di fuori dell’Inghilterra, può pagare 200 milioni circa e prendersi il più forte attaccante del mondo. Niente Liverpool, Arsenal, Tottenham, Manchester United o Chelsea, che pure avrebbero avuto la forza finanziaria per puntare al norvegese.

Restano quindi Real Madrid, Barcellona o PSG. A Madrid sono ottimisti. Ma il PSG nel 2024 si troverà probabilmente ad affrontare l’addio di Messi e Neymar. Ci sono più dubbi per il Barça, anche se ha dimostrato di poter fare “miracoli economici” nonostante i debiti.

Di lui sul Napolista Mario Piccirillo aveva scritto così:

“Devo essere onesto? Non ho mai visto niente di simile in vita mia”, ha detto Jack Grealish, che da giocatore più pagato d’Inghilterra si mette un passo di lato, deferente. E’ tutto un Haaland qua un Haaland là. Non c’è scampo. Ha saturato il pallone segnando tanto, persino troppo. E’ in aggettivazione costante, per i giornali ad un certo punto è un problema: è cacofonico. Non fai in tempo a celebrare la mattanza del derby di Manchester, che quello va in Champions e ricomincia. Il portiere del Copenaghen Kamil Grabara, poveretto, ha sussurrato:  “Non è umano”. Il New York Times lo aveva già messo nero su bianco: “è un cyborg”. Qualcuno ha azzardato anche il “segreto per fermarlo”: stargli il più lontano possibile. Si sa, i giornalisti sono sempre un po’ cialtroni.

Lui ride. Un metro e 94 per 94 chili. Biondo con la coda. Inscalfibile. Jonathan Wilson lo scriveva sul Guardian già nel 2020: “Nessuno al mondo gioca con una tale mancanza di rispetto verso la difficoltà”.

 

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